Undici pazienti in attesa di trapianto d’organo sono sfuggiti alla morte grazie ad una maratona chirurgica che si è svolta presso l’ospedale Niguarda di Milano.
La lunga seduta operatoria, che è iniziata il 31 dicembre 2019 per concludersi nella giornata del 1º gennaio 2020 ha coinvolto oltre 30 professionisti della salute, tra medici, infermieri, biologi, tecnici e operatori socio sanitari.
Sono stati prelevati in totale quindici organi da quattro pazienti deceduti presso il nosocomio lombardo.
I donatori avevano un età compresa tra i 19 e gli 81 anni. Uno di loro aveva a sua volta ricevuto un organo prelevato da un paziente deceduto in precedenza.
“Quanto accaduto in questi giorni – spiegano dalla struttura in una nota – ha avuto di straordinario anche la capacità con cui l’ospedale ha saputo mettersi in moto per poter effettuare tutte le procedure necessarie e quasi 30 ore totali di sala operatoria. Certamente il dolore per la perdita di una persona cara non può essere colmato facilmente, ma decidere di donare gli organi può riaccendere una speranza di vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza – è la riflessione degli esperti dell’ospedale – La donazione implica, infatti, un nuovo modo di concepire i rapporti fra le persone, perché ciascuno diventa responsabile della salvezza di altre vite con un semplicissimo, ma non banale ‘sì’, che è un sì alla vita. La donazione e il trapianto di organi e tessuti costituiscono uno dei progressi più straordinari non solo della terapia, ma anche della solidarietà umana”.
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