SHANGHAI. Un nuovo coronavirus identificato dagli scienziati cinesi è la causa scatenante di una polmonite insolita nella città centrale di Wuhan.
In un’intervista rilasciata a Science (che vi riportiamo integralmente), Xu Jianguo, capo di un comitato di valutazione che ha fornito consulenza al governo cinese, ha confermato che gli scienziati hanno una sequenza completa del genoma del nuovo virus.
L’Organizzazione mondiale della sanità, il 9 gennaio, ha richiesto i dati sulla sequenza, afferma un portavoce a Ginevra, e molti scienziati sollecitano il paese a rendere la sequenza pubblica rapidamente, ma la decisione spetta alla massima leadership del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, afferma Xu, direttore del State Key Laboratory con sede a Pechino per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, parte di China CDC.
Xu afferma che le indagini sono condotte da China CDC ma sono coinvolti numerosi gruppi in altre agenzie governative. “Molte persone stanno lavorando allo scopo”, dice. Il ruolo del comitato di valutazione guidato da Xu è quello di rivedere tutti i risultati e formulare raccomandazioni per la National Health Commission.
I frammenti del virus dai quali è stata estratta la sequenza genetica sono stati prelevati da 15 persone con i sintomi della misteriosa forma di polmonite. Sulla base dei dati preliminari, ha spiegato Xu, il nuovo virus è simile a un ceppo noto veicolato dai pipistrelli, mentre sarebbe diverso dal coronavirus responsabile delle due gravi infezioni che finora hanno colpito l’uomo, ossia la Sars e la Mers (Middle East respiratory syndrome).
Quella dei coronavirus è una famiglia molto numerosa, alla quale appartengono ceppi in grado di colpire l’uomo e anche gli animali (per esempio cammelli, gatti e pipistrelli). Secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi, il virus si starebbe sviluppato nei mercati di pesce e animali.
Di seguito l’intervista rilasciata a Science di Xu Jianguo, capo di un comitato di valutazione che ha fornito consulenza al governo cinese:
D: Il virus è stato isolato da un paziente, è corretto?
R: Corretto. Due gruppi hanno isolato il virus dai campioni di un paziente. I virus sono quasi identici nella morfologia alla microscopia elettronica. I ricercatori hanno effettuato indagini di laboratorio su 34 pazienti. Un totale di 15 erano positivi per il nuovo virus, basato su campioni di sequenziamento di fluido iniettato nel polmone e raccolto per esame. I team hanno ottenuto dati completi sulla sequenza del genoma da circa 10 pazienti. Stanno ora tentando di isolare il virus anche da quei campioni. Esistono 19 casi senza evidenza del virus. Non ci sono informazioni disponibili per i risultati dei restanti 25 casi.
D: Quanto è vicino questo nuovo virus al coronavirus SARS?
R: Il virus è simile ad alcuni dei virus pubblicati raccolti dai pipistrelli. Ma non è vicino alla SARS e non vicino alla MERS.
D: Sono in corso stretti contatti tra pazienti e operatori del mercato per verificare la presenza di anticorpi contro il nuovo virus?
R: I ricercatori hanno appena ricevuto il virus, ora hanno bisogno della possibilità di preparare i reagenti per i test sugli anticorpi, ma non ci sono ancora dati.
D: Il rapporto del 5 gennaio della Commissione sanitaria municipale di Wuhan, l’ultimo disponibile, afferma che un totale di 59 pazienti con polmonite sono stati identificati come possibilmente portatori del virus. Sono stati trovati più pazienti?
R: Va detto che i 59 pazienti con polmonite segnalati a Wuhan sono stati diagnosticati clinicamente; di questi, 15 sono stati confermati infetti dal nuovo coronavirus. Non sono comparsi nuovi pazienti, per quanto ho capito. Sono buone notizie. Le persone temono qualcosa come la SARS nel 2003, ma questo è un caso diverso. L’epidemia è limitata, ma dovremmo testare i pazienti uno ad uno per identificare la polmonite causata da altri agenti patogeni.
D: I ricercatori stanno cercando di replicare la malattia negli animali da laboratorio per dimostrare che è davvero la causa dell’epidemia?
R: Le persone hanno raccomandato ai ricercatori di fare test per vedere se il virus può causare l’infezione negli animali, ma hanno bisogno di tempo.
D: Esistono progressi nel rintracciare la fonte originale del virus?
R: Non ho informazioni. Personalmente, anche io sono interessato. Il virus sembra virus isolato dai pipistrelli, ma come è stato trasmesso dai pipistrelli alle persone è ancora una domanda. Diversi gruppi in Cina lavorano da anni ai coronavirus dei pipistrelli. Immagino che ci stiano lavorando ma finora non ci sono informazioni.
D: Altri mercati di animali vivi vengono controllati?
R: Il mercato di Wuhan è stato chiuso. Non ho informazioni su altri mercati. Gli animali selvatici comportano il rischio di esporre le persone a nuovi virus. Penso che dovremmo avere regolamenti e ispezioni più rigorose sui mercati che vendono animali selvatici, soprattutto perché la fonte del nuovo coronavirus non è ancora stata identificata ed eliminata.
Rischio basso per l’Europa
Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), il rischio che il virus arrivi in Europa è molto basso, ma non si può escludere, visto che tre città europee (Roma, Parigi e Londra), hanno voli diretti per Wuhan. L’Ecdc suggerisce a chi si reca a Wuhan di evitare di visitare mercati del pesce e posti dove ci siano animali, vivi o morti. L’Italia ha aumentato la sorveglianza, mentre Cina e Regno Unito hanno informato gli operatori sanitari e pubblicheranno delle raccomandazioni di viaggio. Al momento comunque non sono stati segnalati casi fuori dalla Cina e, come si diceva, non ci sono indicazioni di trasmissione del virus da uomo a uomo. Servono però maggiori informazioni epidemiologiche e di laboratorio per fare una valutazione complessiva del rischio di epidemia internazionale, visto che i dati disponibili al momento sono limitati.
“Difficile evoluzione come Sars”
Una rassicurazione arriva anche da Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità
“Gli scienziati cinesi hanno identificato un coronavirus, patogeno della stessa famiglia della Sars, all’origine dei casi. Ma questo non significa che possa rappresentare lo stesso tipo di pericolo. I coronavirus, negli animali, sono moltissimi. Per gli esseri umani ne conoscevamo due o tre forme che danno, essenzialmente, raffreddori e qualche polmonite. Poi è arrivata la Sars, un coronavirus dei grandi pipistrelli asiatici, che, fra 2002 e 2003, infettando l’uomo, ha provocato un’epidemia e ucciso oltre 700 persone. Abbiamo poi avuto la Mers (virus dei cammelli), pericolosa ma di difficile diffusione, attiva da una decina d’anni ma rimasta confinata quasi esclusivamente nella penisola arabica”.
Difficile che il coronavirus appena identificato in Cina possa avere un’evoluzione come quello della Sars “le cui modificazioni genetiche, che lo hanno reso pericoloso, sono molto particolari, di non facile replica”, tranquillizza Rezza. “Da quanto sappiamo – aggiunge – tutte le persone contagiate hanno frequentato un mercato di selvaggina viva. Non mi stupirebbe che, ancora una volta, possa trattarsi di un coronavirus da pipistrello”. A tranquillizzare è soprattutto il fatto che “il virus non sembra trasmettersi da uomo a uomo. In generale non sembra avere un’alta letalità e la maggior parte dei sintomi non sono gravi”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Science
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