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Coronavirus, il grido d’aiuto di 300 infermieri dell’Ao dei Colli di Napoli: “Un giusto riconoscimento per i precari”.

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Coronavirus, il grido d'aiuto di 300 infermieri dell'Ao dei Colli di Napoli: "Un giusto riconoscimento per i precari".
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Una lettrice ci segnala il seguente appello, inviato alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, nonché alla redazione del quotidiano Il Mattino.

Siamo circa 300 infermieri che da marzo 2018, dopo aver superato un avviso pubblico, una preselezione e un colloquio, fanno parte dell’equipe infermieristica dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, con contratto a tempo determinato.

Abbiamo lavorato duramente fino ad ora, e in questo momento così critico, così difficile, stressante e stancante, abbiamo avuto il rinnovo per un terzo anno di contratto, in attesa del concorso bandito dall’Azienda stessa, sospeso a tempo indeterminato per l’emergenza Covid-19.

Il nostro lavoro è impegnativo e rischioso, come sempre, e allo stesso tempo, mai come ora. L’Italia intera sta dipingendo la nostra professione in maniera eroica, ma noi non siamo eroi. Siamo professionisti, semplici persone che affrontano l’emergenza in prima linea, spesso senza nemmeno tutti i mezzi necessari, e come tali siamo esposti al pericolo.

L’intero Sistema sanitario nazionale è messo a dura prova, e di questo siamo coscienti tutti, ma a livello ospedaliero, nelle diverse unità ooperative, nei singoli reparti, ci siamo noi infermier che, per far fronte alla crisi, al personale infetto e ai molteplici azienti, veniamo al lavoro, seguendo turni massacranti, esponendoci a rischi altissimi e lasciando spesso a casa figli piccoli, a cui è difficile spiegare perché la mamma o il papà devono lavorare per più di dodici ore al giorno.

Stiamo garantendo il più possibile un’assistenza continua e professionale, incoraggiando le persone. Perché il nostro Paese, unito più che mai, supererà questo momento. Per queslo lanciamo un grido d’aiuto: perché lavoriamo nel timore che, superata la crisi, molti di noi possano non ricevere il rinnovo del contratto o semplicemente la certezza di un posto fisso.

Chiediamo il riconoscimento dei nostri sacrifici, la stabilizzazione, un contratto a tempo indeterminato che ci dia sicurezza. Noi continueremo a dare il massimo, per il nostro Paese e per tutti coloro che necessitano di assistenza, sperando che il nostro grido’aiuto sia ascoltato. Uniti ce la faremo.

Redazione Nurse Times

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