Dai controlli effettuati nei giorni scorsi risulta che oltre 200 operatori sanitari su mille sono positivi.
Aveva cominciato la scorsa settimana l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, avviando in anticipo su tutti i test sierologici sul personale sanitario. Martedì 28 aprile è partita anche l’Asst Bergamo Est, con una settantina di test effettuati sul personale medico e infermieristico. E ieri (mercoledì 29) è toccato all’Asst Bergamo Ovest, che ha iniziato a eseguire prelievi per la ricerca degli anticorpi del Covid-19 sugli operatori non sintomatici (sia della dirigenza medica sia del comparto infermieristico) e non risultati già negativi a doppio tampone diagnostico.
Continua, inoltre, il programma di test sierologici dell’Ats Bergamo, avviato sui cittadini giovedì 23 aprile: tra oggi e domani saranno mille le persone interessate, individuate dall’Ats in base ai propri elenchi (contatti di contagiati, asintomatici, casi segnalati dai medici di base).
La campagna dei test ha principalmente una valenza epidemiologica, di monitoraggio e mappatura dei contagi, ma non è certo – è necessario ribadirlo – un avvio a una “certificazione di massa” di immunità (non si sa ancora come questa possa essere misurata in modo affidabile, né quanto duri), o una garanzia di non essere più contagiosi. L’unica certezza di non trasmettere il virus è data dal doppio tampone con esito negativo, che attualmente viene effettuato solo ai ricoverati in ospedale e al personale sanitario sintomatico e malato che deve rientrare al lavoro. Non a caso l’avvio dei test sierologici tra il personale ospedaliero esclude per il momento dal test chi ha già effettuato il doppio tampone negativo ed è quindi già rientrato in servizio (sarà comunque testato in coda agli altri colleghi, a fine campagna).
Intanto, per quanto riguarda il personale ospedaliero, all’Asst Papa Giovanni XXIII (che comprende l’ospedale di Bergamo e il presidio di San Giovanni Bianco), nei giorni scorsi sono stati effettuati oltre mille test su medici e infermieri. Stando a fonti attendibili (i dati ufficiali non vengono forniti per indicazione della Regione), circa il 22,5%, cioè oltre 200 operatori, sarebbero risultati positivi. Questi dovranno perciò essere sottoposti a tampone, che, se risultasse positivo, imporrebbe l’obbligo di non lavorare, per il rischio di contagio, anche in assenza di sintomi. Sono 70, invece, i test effettuati al personale dell’ospedale di Seriate, mentre i prelievi al personale di Piario cominceranno oggi.
Redazione Nurse Times
Fonte: L’Eco di Bergamo
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