Sono 150 i ventilatori polmonari che Putin aveva inviato per aiutare l’Italia nell’emergenza coronavirus. Da lunedì il loro uso è sospeso in tutta la Russia perché 6 persone sono morte a causa di incendi causati dagli stessi apparecchi.
La notizia è riportata in dettaglio sul Corriere. Il quotidiano già aveva descritto il primo incidente: l’incendiarsi di un ventilatore polmonare nell’ospedale di Spasokukosky e la morte del paziente che vi era attaccato.
Questo lunedì un nuovo incendio. Scaturito da un altro ventilatore a San Pietroburgo, ha causato la morte di altre 5 persone nella terapia intensiva della clinica San Giorgio.
Il timore è che ci sia un errore di fabbricazione nei ventilarori Aventa-M. Nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in Italia che ne sconsigli l’utilizzo. Tuttavia, secondo quanto riportato dal Corriere, sia a Bergamo che a Milano, dove, cioè, le apparecchiature erano state installate, i medici hanno deciso di non farne uso.
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