Il pronto soccorso del San Camillo è devastato: un uomo ha sfondato con un pugno la vetrata d’ingresso. Poi, con un estintore, ha distrutto porte, attrezzature mediche, uffici amministrativi. Ha spintonato e aggredito medici e infermieri. I vigilanti hanno tentato invano di fermarlo. L’allarme all’ospedale è scattato questa mattina intorno alle 6.30.
L’uomo era un 44enne originario del Costa Rica ma da tempo residente a Roma (riporta “la Repubblica”), era stato accompagnato dai poliziotti al pronto soccorso era in attesa di accertamenti radiologici. Durante la sua furia distruttiva un agente nel tentativo di spaventarlo, ha caricato l’arma è ha sparato un colpo in aria. I carabinieri sono arrivati sul posto poco dopo. A causa dei danneggiamenti è stato necessario chiudere il pronto soccorso dell’ospedale.
Non si comprende il motivo delle azioni dell’uomo che, forse per un raptus, si è armato di estintore seminando il panico e la distruzione nella struttura. Il personale della vigilanza ha scongiurato il peggio poi i militari lo hanno arrestato e ora deve rispondere di tentata rapina, danneggiamento, minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale.
I danni alla struttura sono “ingenti”, comunica l’amministrazione del San Camillo. “L’uomo – aggiungono – si è reso responsabile di gravissimi danni ai locali, alle apparecchiature e alle vetrate della struttura. L’immediato intervento del personale dell’ospedale e della vigilanza interna ha scongiurato che la furia aggressiva si riversasse sugli operatori sanitari e su gli utenti presenti in quei momenti in pronto soccorso che non hanno riportato danni ne ferite”.
Preoccupati per quanto avvenuto i sindacati: “Questo episodio riapre il dibattito sulla violenza verso gli operatori sanitari. Rivendichiamo maggiore sicurezza e chiediamo di rafforzare il sistema di vigilanza. Quest’atto vile non può rimanere senza risposta”, scrive in una nota la segreteria generale del Nursind.
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