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Infermieri, De Palma (Nursing Up) “Chiesto aumento di 500 euro sulla busta paga”

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De Palma (Nursing Up): "Nel nuovo contratto non si garantisce la sicurezza del lavoro degli infermieri"
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INFERMIERI-NURSING UP, DE PALMA: «FACCIA A FACCIA CON IL VICEMINISTRO SILERI, GLI ABBIAMO CHIESTO 500 EURO DI AUMENTO DI STIPENDIO NELLE NOSTRE FUTURE BUSTE PAGA.

Il racconto di un incontro che potrebbe rappresentare la svolta. «Siamo stati convocati dal Vice Ministro, dopo le nostre partecipate manifestazioni nelle varie città italiane, e venerdì ci siamo incontrati a Lungotevere Ripa: ci sono registrazioni video, che entrambi possediamo, a cui ha partecipato consapevolmente il medico ed esponente del Governo Conte. Sileri ha promesso che farà il possibile per sostenere la causa degli infermieri italiani». Confermata intanto la manifestazione nazionale degli infermieri il prossimo 4 luglio a Milano.

ROMA – Un faccia a faccia che potrebbe contribuire a cambiare la futura storia lavorativa degli infermieri italiani. Un mattoncino importante da aggiungere al grande muro da erigere per sostenere una categoria che ha dimostrato tutto il suo valore, professionale e umano, e non solo nella recente battaglia al Covid-19.
Il Presidente del Nursing Up, Antonio De Palma, ci racconta il suo incontro con il Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, non a caso l’unico medico del Governo Conte, la persona, secondo De Palma, più adatta oggi a comprendere davvero il difficile momento che la categoria sta vivendo.
«Ci siamo incontrati presso il Ministero, dice De Palma, posso dire che è stato un colloquio franco, e diretto. E’ tempo che ci riconoscano, prima possibile, un aumento di stipendio di almeno 500 euro mensili, questo ho sottolineato, perché lo meritiamo.
E perché possa rappresentare una svolta concreta per tutto l’impegno e la professionalità che impieghiamo quotidianamente per la salute degli italiani. Di questo abbiamo parlato, cifre alla mano, con correlate proiezioni economiche sulla relativa spesa. Posto ciò, ho chiesto esplicitamente al Vice Ministro cosa intende fare da qui a breve per un incremento “reale” e dignitoso degli stipendi degli infermieri.
La sua risposta è stata chiara e la riporto qui di seguito fedelmente: «Mi impegno a lavorare per dare un adeguamento strutturale e definitivo ai salari, mi ha detto Sileri, che vada oltre l’incentivo ed il riconoscimento di questi tre mesi, e per stabilizzare coloro che sono stati assunti in ragione dell’emergenza covid-19. Vi informerò ogni settimana su quello che faremo».

«Dal canto nostro, aggiunge De Palma, non abbiamo motivi per dubitare dell’impegno assunto da Sileri ma è arrivato il momento che anche lui dimostri con i fatti quanto dice a parole. Non possiamo più stare alle mere promesse, prosegue il Presidente del Nursing Up, quindi ho confermato senza indugio la manifestazione di Milano del prossimo 4 luglio. Per noi l’aumento richiesto deve essere riconosciuto e ci aspettiamo che il Vice Ministro ci chiami nei prossimi giorni e che di ci dica, nella concretezza, QUALE SARA’ L’AUMENTO CHE VERRA’ DESTINATO ALLA CATEGORIA DEGLI INFERMIERI ITALIANI. Venga a Milano, Vice Ministro, gli ho detto, a guardare in faccia gli infermieri. Vogliamo risposte e certezze: il prima possibile chiediamo moneta sonante per GLI STIPENDI DEGLI INFERMIERI E DEGLI ALTRI SANITARI AVENTI diritto. Chiediamo che si parta dai nostri 500 euro al mese per trovare una quadra.

Il 4 luglio tutti in piazza, a Milano, per una manifestazione generale: e nel frattempo pieno sostegno ai colleghi che manifestano oggi nelle altre città italiane con le nostre stesse richieste. Stiamo realizzando una staffetta storica di mobilitazioni che non finirà se il Governo non ci riconosce gli aumenti che ci sono dovuti. La corale mobilitazione degli infermieri non ha cartelli, nè sigle, ed esige risposte concrete».
Così infine si esprime De Palma a conclusione del suo incontro con il Vice Ministro: «Sono come San Tommaso, finchè non vedo non ci credo. Perciò aspettiamo tutti la svolta promessa: e che non siano ancora una volta parole a vuoto».

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