Dopo una elaborata fase di studio, identificazione criticità e confronto tra i diversi professionisti della salute esperti di emergenza/urgenza e di management strategico aziendale, è stato redatto nella ASL BT un protocollo operativo in grado di enfatizzare sia le le nuove Linee di Indirizzo Nazionali (Codici Triage), che la disciplina della gestione del cronico sovraffollamento dei pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso: il fast-track.
È la prima ASL della Puglia ad adottare tale metodica.
Il sovraffollamento e i lunghi tempi di attesa sono tra i problemi che affliggono cronicamente i Dipartimenti di Emergenza. Per cercare di arginare il problema delle lunghe attese nei pronto soccorso, e conciliare i criteri di efficacia ed efficienza, pur in carenza di risorse, è decollato un sistema validato di percorso strutturato per gli utenti che afferiscono alle suddette realtà assistenziali.
Il protagonista sanitario che avrà l’arduo compito di realizzare il processo “fast track” sarà l’infermiere.
Nulla a discapito dell’assistenza da erogare e ottimizzando la risorsa professionale infermieristica, non che le competenze e le sue avanzate conoscenze tecnico-scientifiche.
Il fast track nella sostanza rappresenta un percorso rapido, efficiente e dal punto di vista manageriale eccellente a gestione infermieristica.
Il percorso si snoda attraverso l’accettazione di pazienti con problematica ostetrico-ginecologica, ortopedica, oculistica, pediatrica, otorinolaringoiatrica secondo una matrice di oggettiva inclusione o esclusione dei pazienti stessi.
Uno studio americano ha evidenziato come l’implementazione di una corsia preferenziale è associata ad una riduzione dei soggiorni di durata ≥4 ore senza una riduzione del blocco di accesso (VEDI).
Di seguito, in allegato, il protocollo nel dettaglio.
CALABRESE MICHELE
Allegato
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