Il vicepresidente della Società italiana di pediatria evidenzia anche l’importanza dei percorsi formativi rivolti ai pediatri per l’utilizzo degli ecografi.
“I progressi che ha fatto l’ecografia ostetrica consentono di poter diagnosticare già in utero una fetta estremamente rilevante delle patologie congenite. In molte situazioni aver avuto una diagnosi in epoca prenatale ci aiuta a mettere in atto dei programmi di follow-up postnatale di tipo clinico, che ci consentono di poter accompagnare nel miglior modo possibile questi bambini verso un percorso di salute”. Così Rino Agostiniani, vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip).
Agostiniani evidenzia l’importanza dei percorsi formativi rivolti ai pediatri per l’utilizzo degli ecografi: “Riuscire a fornire la formazione di qualità è uno degli obiettivi della Sip, e abbiamo già avviato dei percorsi. L’ecografia si sta rivelando uno strumento sempre più importante per la valutazione del paziente. Inoltre la decisione del ministero della Salute, relativa all’utilizzo di strumenti diagnostici di primo livello ed ecografi da parte di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, pone la questione di attuare un programma formativo. Non basta avere lo strumento, bisogna anche acquisire le capacità per un utilizzo che ci consenta di migliorare quello che può essere fornito al bambino, senza dover ricorrere a strutture di secondo livello o ai pronto soccorso ospedalieri”.
Redazione Nurse Times
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