Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’istituzione del servizio.
“La clausura forzata necessaria per combattere la pandemia di Covid-19, ma soprattutto la crisi economica che sta colpendo molte famiglie e anche il cambiamento radicale di alcuni nostri comportamenti, in particolare di quelli legati alla socialità, hanno reso indifferibile la scelta di dotare i servizi sanitari territoriali di psicologi, per permettere a tutti di accedere gratuitamente, o con il pagamento di un ticket modulato sulle fasce di reddito, a un supporto che non può più essere considerato un lusso per i cittadini”. Così Antonella Ciaramella, consigliere della Regione Campania e firmataria del disegno di legge regionale per la “Istituzione del servizio di psicologia di base”, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale.
La legge, che stanzia 600mila euro annui per il biennio 2020-2021, prevede che la figura dello psicologo di base sarà inserita nell’ambito dell’assistenza territoriale, affiancando in ogni distretto i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta e egli specialisti ambulatoriali nell’assistenza ai singoli pazienti. In particolare per problemi legati all’adattamento (lutti, perdita del lavoro, separazioni, malattia cronica), per sintomatologia ansioso-depressiva, per problemi legati a fasi del ciclo di vita, per disagi emotivi transitori ed eventi stressanti, per il sostegno psicologico alla diagnosi infausta e alla cronicità-recidività della malattia.
Lo psicologo di base svolgerà anche una funzione di riduzione del rischio di disagio psichico, prevenzione e promozione alla salute, oltre che di attivazione della rete sociale, in accordo con le Asl. La norma proposta prevede inoltre l’istituzione di un osservatorio regionale dell’attività di psicologia delle cure primarie con funzioni di monitoraggio, controllo e programmazione a supporto della Regione e del Sistema sanitario.
“Non si tratta di una legge approvata sull’onda dell’emergenza – afferma Ciaramella –, perché già da anni si segnalava la necessità di inserire anche la cura a livello territoriale del disagio psichico e relazionale tra quelle da mettere a carico del servizio sanitario nazionale. Tuttavia gli effetti devastanti della pandemia sulla vita delle persone ha reso indispensabile approvare velocemente una normativa sul tema, e sono contenta di aver contribuito a portare a casa questo risultato prima che della chiusura della legislatura”.
E ancora: “Con l’Osservatorio regionale per lo studio, la ricerca e la promozione dell’economia civile, inoltre, abbiamo avviato una discussione per stabilizzare in maniera definitiva l’assistenza di tipo psicologico di base, proponendo per la Regione Campania l’istituzione di un nuovo servizio complesso di cura delle relazioni e la determinazione di un nuovo livello essenziale di assistenza ad hoc. Sono quindi contenta che abbiamo posato la prima pietra di questo percorso, partendo dalle persone, dai professionisti e dal territorio”.
Redazione Nurse Times
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