Il rapporto annuale evidenzia la seconda migliore performance di sempre in termini di donazioni e interventi realizzati, ma anche le persistenti disomogeneità territoriali.
Con la pubblicazione del Report analitico relativo all’attività della Rete Nazionale Trapianti per l’anno 2019, il Centro Nazionale Trapianti (CNT) aggiunge un ulteriore tassello alle molteplici elaborazioni statistiche realizzate periodicamente dal Sistema Informativo Trapianti, con l’obiettivo di rendere i risultati sempre più trasparenti e accessibili.
Il rapporto annuale conferma che il 2019 ha segnato la seconda migliore performance di sempre in termini di donazioni e interventi realizzati, ma le disomogeneità territoriali, principalmente tra Nord e Sud, risultano ancora persistenti nel nostro Paese. A livello nazionale il settore dei trapianti è sicuramente in crescita. Si è verificata una leggera diminuzione delle liste di attesa (per il cuore e il rene) e una crescita delle dichiarazioni di volontà registrate dagli italiani nel Sistema Informativo Trapianti in occasione del rinnovo della carta d’identità.
Ancora una volta le donazioni e i trapianti di tessuti fanno registrare ottimi risultati, tra i migliori a livello europeo. Tuttavia segnali allarmanti arrivano dal tasso di opposizione alla donazione (in tre casi su dieci non si può procedere al prelievo degli organi a causa di un dissenso espresso in vita dal deceduto o dai suoi familiari) e dalle marcate differenze regionali che investono tutti i principali indicatori del nostro settore (procurement, segnalazione dei potenziali donatori, donazioni e trapianti).
Redazione Nurse Times
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