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Macerata, tempo di vestizione e svestizione riconosciuto a 94 infermieri

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Macerata, tempo di vestizione e svestizione riconosciuto a 94 infermieri
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Il Tribunale ha accolto l’istanza del sindacato Nursind.

Il Tribunale di Macerata, a conclusione di un iter processuale iniziato nel 2014, ha riconosciuto il tempo di vestizione e svestizione come tempo di lavoro, e quindi da retribuire, per 94 infermieri.

“Ancor prima di ogni valutazione legale, mi piace chiarire che la soddisfazione più grande consiste nell’aver visto riconoscere un diritto a una categoria che mai come oggi è sollecitata per via dell’emergenza sanitaria da Covid-19 – ha commentato l’avvocato Daniele Stacchietti, del Foro di Fermo –. Le operazioni di vestizione e svestizione sono quanto mai indispensabili  per garantire la sicurezza verso i pazienti e i lavoratori stessi. Correttamente il giudice ha riconosciuto che il tempo impiegato per espletare queste operazioni è tempo di lavoro, e quindi va retribuito”.

Nello specifico: “La sentenza riconosce un tempo di vestizione e passaggio di consegne di 15 minuti complessivi a turno per i turnisti, e di 10 minuti complessivi per i diurnisti. Non è sicuramente poca cosa, se lo si moltiplica per il numero di turni che ogni singolo infermiere ha svolto in passato e oggi svolge alle dipendenze dell’Asur Marche. E ciò sino ai limiti della prescrizione, retroagendo dall’anno 2008”.

Così Elisabetta Guglielmi, segretaria di Nursind Macerata, che ha proposto l’istanza: “E’ davvero significativo questo riconoscimento, soprattutto ora che tute, occhiali protettivi, mascherine e visiere sono divenuti strumenti inseparabili e indispensabili. La pandemia ha palesato il valore degli infermieri, più volte espresso dal Nursind e legato in maniera imprescindibile al concetto di salute, che può sussistere solo in relazione a un numero congruo di infermieri, alle loro formazione e professionalità. Abbiamo chiesto anche il riconoscimento agli operatori sanitari assegnati ai reparti Covid del tempo necessario per le operazioni de vestizione e svestizione, che si è ovviamente allungato a causa della necessità di dover indossare tutti i dpi utili alla protezione”.

Redazione Nurse Times

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