Il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri è tornato sullo spinoso argomento nel corso di un intervento a Radio24.
In Puglia tiene ancora banco la questione del presunto obbligo di vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario. Dopo aver espresso la propria opinione attraverso un comunicato congiunto, sottoscritto insieme ai colleghi di altri Ordini provinciali (BAT e Brindisi), Saverio Andreula, presidente di Opi Bari, è tornato sull’argomento nel corso di un intervento a Radio24.
Ribadito il concetto secondo cui l’imposizione di un eventuale obbligo è coperto da riserva statale, e non spetta dunque alla Regione decidere in merito, Andreula ha parlato della sanzione di 500 euro che andrebbe a colpire chi non ottempera: “Premesso che siamo stati tra i primi a sollecitare l’applicazione della circolare ministeriale che consiglia in maniera pedissequa la vaccinazione di tutti gli operatori sanitari, ci sembra che l’applicazione di una sanzione amministrativa a danno di chi non si vaccina sia una forzatura, una minaccia inaccettabile sul piano professionale”.
Il presidente di Opi Bari ha poi ribadito il principio di salvaguardia degli interessi degli assistiti: “Siamo perfettamente d’accordo con qualsiasi disposizione assunta nell’interesse del cittadino di cui ci prendiamo cura. Al momento non esiste alcun obbligo giuridico di vaccinazione. Qualora tale obbligo fosse introdotto, ovviamente lo rispetteremmo. In caso contrario, continueremo a promuovere campagne di comunicazione finalizzate a sostenere il principio dell’obbligatorietà. Aggiungo che un infermiere potrebbe essere impossibilitato, per un motivo qualsiasi, a vaccinarsi. In tal caso, così come nel caso in cui si rifiuti di vaccinarsi, la nostra raccomandazione sarebbe quella di non operare a stretto contatto con i pazienti”.
Chiusura dedicata alle campagne di comunicazione del Governo: “Il ministero della Salute fornisce indicazioni specifiche e informazioni sul tema delle vaccinazioni. Sul sito del ministero sono anche riportate le circolari contenenti raccomandazioni in merito. Tra queste figura proprio quella sull’obbligatorietà. Cito testualmente: ‘Per quanto riguarda gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e con gli anziani istituzionalizzati nelle strutture residenziali di lungodegenza, la vaccinazione è fortemente raccomandata nella prospettiva di un’iniziativa legislativa che la renda obbligatoria’. Più chiaro di così…”.
Redazione Nurse Times
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