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Coronavirus, in Puglia si indaga su vaccini a persone fuori lista. Emiliano: “Reato punibile con l’arresto”

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Coronavirus, in Puglia si indaga su vaccini a persone fuori lista. Emiliano: "Reato punibile con l’arresto"
Sandra Rodriguez, 63, receives a COVID-19 vaccination from Yaquelin De La Cruz at the Research Centers of America (RCA) in Hollywood, Florida, on August 13, 2020. - So-called phase three vaccine clinical trials, in which thousands of people take part in the final stages, are gaining traction in Florida. With more than half a million cases and over 9,000 deaths, Florida ranks second in the US in total cases behind California, making it an ideal place to carry out the trials. That has led to a flurry of activity at the RCA, a private center carrying out clinical trials in Hollywood, 25 miles (40kms) north of Miami. (Photo by CHANDAN KHANNA / AFP) (Photo by CHANDAN KHANNA/AFP via Getty Images)
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Alcune dosi del siero Pfizer sarebbero state somministrate ad amici e parenti di medici.

Il governatore pugliese Michele Emiliano ha incaricato gli ispettori del Nirs (Nucleo ispettivo regionale sanitario) di verificare i corretti adempimenti nella somministrazione dei vaccini anti-Covid ed eventuali irregolarità nella gestione delle liste.

L’iniziativa fa seguito all’attività investigativa che i Nas stanno svolgendo in tutta la Puglia e riguardanti la somministrazione del siero solo a chi, in base al Piano strategico nazionale, risulta inserito nell’elenco dei soggetti prioritari, ovvero operatori sanitari e sociosanitari, ospiti di Rsa e addetti ai servizi collegati. Le Asl consegneranno presto ai carabinieri gli elenchi dei vaccinati, mentre la Regione ha chiesto di nominare una lista di supplenti per garantire la dose a chi rientra nelle categorie stabilite dalla fase 1.

I militari stanno facendo luce su presunti casi di somministrazione “fuori lista” nelle province di Barletta-Andria-Trani, Bari e Brindisi. Al momento non vi sono denunce presentate in Procura, ma c’è il sospetto che alcune dosi del vaccino Pfizer siano state ricevute da amici e parenti di medici. Comunque l’attività del Nirs nelle Asl pugliesi “sarà in ausilio e non si sostituirà a quella dei carabinieri del Nas e delle Procure”, spiega la Regione in una nota.

“Chi ha fatto vaccinare persone che non erano nella lista di quelle prioritarie ne pagherà le conseguenze – ha dichiarato Emiliano –. Si tratta di un reato, il peculato, che può essere punito anche con l’arresto. Le verifiche sono in corso, ma i casi sarebbero un numero minimo”.

Redazione Nurse Times

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