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Cina, messo a punto un robot che facilita la venipuntura

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Cina, messo a punto un robot che facilita la venipuntura
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Lo strumento, sviluppato alla Tongji University di Shanghai, consente l’inserimento dell’ago con angolazione e profondità corrette, evitando dannosi tentativi a vuoto.

Sebbene sia una procedura clinica tra le più comuni al mondo, la venipuntura, che comporta l’inserimento di un ago in una vena per estrarre un campione di sangue o iniettare farmaci, può mettere in difficoltà anche gli operatori sanitari più esperti, che talvolta falliscono nell’esecuzione, soprattutto su pazienti senza vene visibili. Specie in questo periodo di emergenza coronavirus, che obbliga i medici a indossare pesanti tute protettive.

I fallimenti ripetuti della puntura venosa, tra l’altro, per alcune categorie di pazienti risultano dolorosi, richiedono tempo e possono aumentare la probabilità di infiammazione delle vene e di infezione. Per questi motivi i ricercatori della Tongji University di Shanghai hanno sviluppato un campionatore automatico in grado, secondo loro, di eguagliare o addirittura superare i professionisti sanitari nella raccolta dei campioni di sangue.

A riferirlo è l’agenzia di stampa cinese Xinhua, che spiega come quello messo a punto sia un macchinario da tavolo che include una serie di dispositivi guidati da immagini nel vicino infrarosso e da ultrasuoni, e che permette di localizzare le vene dei pazienti in modo rapido e sicuro. Tra le sue caratteristiche, quella di consentire l’inserimento dell’ago con angolazione e profondità corrette, evitando dannosi tentativi a vuoto.

“La macchina che abbiamo creato potrebbe aiutare a risolvere questi problemi – ha spiegato Qi Peng, professore presso il Dipartimento di Elettronica e ingegneria dell’informazione della Tongji University –. Il robot ha capacità di visualizzazione, riconoscimento e funzionamento anche maggiori di quelle che abbiamo noi umani e può consentire ai medici di acquisire campioni di sangue in modo efficiente e sicuro, prevenendo complicazioni e lesioni non necessarie”.

Molti scanner venosi sono già disponibili sul mercato, ma richiedono comunque l’intervento manuale per raccogliere campioni di sangue e iniettare farmaci. Il robot messo a punto in Cina, invece, può inserire automaticamente un ago grazie a un apposito algoritmo. Ha già vinto numerosi premi nell’ambito dell’imprenditoria studentesca universitaria e l’anno scorso è stato anche presentato durante la terza edizione della China International Import Expo. Secondo Qi, inoltre, sarà presto testato negli ospedali, a vantaggio di molti pazienti e operatori sanitari.

Redazione Nurse Times

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