Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Lazio e presidente della Commissione Sanità.
“Assicurare ai tirocinanti del corso di laurea in Infermieristica della provincia di Latina l’accesso alla vaccinazione per il Covid-19 ed evitare che si creino delle disomogenità, con la conseguente classificazione degli studenti in serie A e serie B, tra l’area Nord e l’area Sud del nostro territorio. Con questo obiettivo, a seguito dell’incontro avuto nei giorni scorsi con alcuni studenti iscritti del corso di laurea in Infermieristica dell’Università La Sapienza – Polo di Latina, ho inviato una nota al direttore generale della Asl Latina, Silvia Cavalli, e per conoscenza al presidente della Regione, Zingaretti, all’assessore alla sanità, D’Amato, nonché al direttore della direzione regionale salute, Annicchiarico”.
Così Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Lazio e presidente della Commissione Sanità, che aggiunge: “Nella nota ho chiesto, recependo l’appello degli studenti, di verificare quale sia lo stato dell’arte della campagna vaccinale rivolta agli iscritti del corso di laurea in Infermieristica del Polo Pontino: se effettivamente esistano delle differenze tra l’area Nord e l’area Sud del nostro territorio e, se confermata, quali siano le ragioni alla base della stessa, nonché quali azioni si intendano mettere in campo per assicurare a tutti gli studenti, di Latina, Gaeta e Terracina, con tempistiche precise, l’accesso alla vaccinazione contro il Covid-19, e quindi allo svolgimento del tirocinio in presenza, così come previsto dal corso di laurea stesso”.
E ancora: “Stando a quanto rappresentato dai ragazzi, risulterebbe essere evidente quanto preoccupante la differenza nella campagna di vaccinazione rivolta agli studenti, con un disallineamento che sta provocando non solo disagi, ma soprattutto falle nel processo di formazione degli infermieri, che rischiano di concludere il proprio percorso di studi senza aver mai avuto accesso diretto a un paziente e a una struttura ospedaliera. In particolare sarebbero state rilevate discrepanze tra la somministrazione delle dosi agli studenti di Latina, di cui una minima parte avrebbe ricevuto il vaccino contro il Covid-19, quelli di Gaeta, per i quali le vaccinazioni dovrebbero iniziare a breve, e quelli di Terracina, per i quali non si ha alcuna certezza sulle tempistiche”.
Infine: “Il tutto nonostante i singoli corsi di laurea abbiano, stando sempre quanto si apprende, abbiano provveduto, per quanto di competenza, a effettuare la prenotazione del vaccino sulla piattaforma di riferimento. Si tratta di un gap che deve essere recuperato per assicurare a chi domani andrà a svolgere una professione fondamentale nell’assistenza dei pazienti, all’interno delle nostre strutture ospedaliere, la formazione non solo teorica, ma tecnico-pratica di cui necessitano, e che non può essere svolta ancora da remoto, come accaduto nel periodo di lockdown”.
Redazione Nurse Times
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