Completata la formazione, autofinanziata e messa a punto in collaborazione con Opi Treviso, 240 lavoratori delle “croci verdi” attendono di poter dare il proprio contributo alla campagna vaccinale.
L’Ordine dei farmacisti di Treviso, ha rivolto un appello rivolto a Ulss 2 e Regione Veneto: “Pronti a vaccinare da lunedì (ireri, ndr), ma dateci il farmaco per poterlo fare”. Sono 240 i farmacisti della Marca diventati vaccinatori ufficialmente riconosciuti contro il coronavirus, dopo aver completato la formazione autofinanziata dagli stessi farmacisti e messa a punto in collaborazione con Opi Treviso.
Potranno dunque vaccinarsi in farmacia coloro che dalla scheda anamnestica risulteranno privi di patologie e controindicazioni. Sarà sufficiente prenotarsi in farmacia con la tessera sanitaria e, dopo la compilazione della scheda, presentarsi per la somministrazione del vaccino. Dopo la seconda dose, la farmacia rilascerà al paziente la documentazione “green pass” di avvenuta immunizzazione.
“Siamo orgogliosi di aver dato un’accelerazione alla formazione pratica, inizialmente in capo all’Ulss 2, che stava andando a rilento”, commenta Giuseppe Losego, presidente dell’Ordine dei farmacisti, aggiungendo: “L’Azienda sanitaria non ha dato segni particolari. Sembra vogliano partire con nuovi hub per preparare i farmacisti, ma nel caso della provincia di Treviso la stragrande maggioranza dei professionisti ha ultimeto l’iter per diventare vaccinatore nel fine settimana”.
Oltre alle linee guida sulla tipologia di prodotto che sarà fornito alle farmacie (verosimilmente AstraZeneca e Johnson & Johnson, entrambi destinati agli over 60, e Moderna per la popolazione sotto i 60 anni), da definire è anche la piattaforma telematica per registrare le vaccinazioni in farmacia. “Siamo in attesa che Ulss e Regione mettano a punto il canale – spiega Losego –. Dopodiché la somministrazione avverrà in farmacia, con registrazione della tessera sanitaria, compilazione del consenso e anamnesi”.
Con l’abilitazione alla somministrazione della profilassi l’impegno dei farmacisti come erogatori di servizi sul territorio, andrà ad aumentare. “Saremo in prima linea – dice ancora Losego – nel supportare il Servizio sanitario nell’ultima parte di questa prima tornata vaccinale, nonché per la terza dose del vaccino anti-Covid, ipotizzata per dopo l’estate. Ma potremo anche contribuire in autunno alla profilassi antinfluenzale”.
Concorda Samanta Grossi, presidente di Opi Treviso: “Tutto il nostro consiglio direttivo ha aderito con convinzione alla richiesta dell’Ordine. Abbiamo unito le forze con lungimiranza, precedendo il protocollo firmato a livello nazionale dalle nostre federazioni”.
Redazione Nurse Times
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