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Ausl Toscana Centro, premiato il Dipartimento infermieristico

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Ausl Toscana Centro, premiato il Dipartimento infermieristico
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Bella gratificazione per il progetto sull’assistenza territoriale, che si è aggiudicato 6mila euro messi in palio da ProMis, soggetto promotore del concorso.

Nei giorni scorsi il Dipartimento infermieristico dell’Ausl Toscana Centro ha ricevuto un premio di 6miula euro per aver vinto il concorso nazionale “Sanità e assistenza digitale: Strumenti agili di open innovation per la gestione della fragilità ad uso degli operatori della salute, incluso l’infermiere di famiglia e di comunità”, indetto da ProMIS, il Programma Mattone Internazionale Salute, che promuove la sanità delle regioni in Europa e nel mondo.

“PROASSIST 4.0. Gestione PeRsOnalizzata in realtime per un’ASSIStenza Territoriale 4.0”  è il titolo del progetto presentato da un gruppo di lavoro dell’Azienda Usl Toscana Centro, soggetto capofila, composto dal dottor Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento infermieristico e ostetrico, dalla dottoressa Elisabetta Paoletti, Buone pratiche e ricerca del Dipartimento infermieristico, da Cristina Rossi, direttore Continuità Ospedale Territorio del Dipartimento infermieristico, e da Lucia Salvadori, direttore facente funzione Formazione e ricerca del Dipartimento infermieristico, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento Ingegneria dell’informazione – DINFO e Dipartimento Ingegneria industriale – DIEF), Medea S.r.l., Amici dell’Hospice ONLUS e l’Associazione Diabetici Pistoiesi ADP.

Scopo principale del progetto, pianificare l’assistenza territoriale in funzione delle occorrenze e delle effettive esigenze dei pazienti/caregiver con l’uso di una app dedicata.  I destinatari di tale servizio sono sia il personale sanitario (infermiere di famiglia e comunità, medici di medicina generale e team di cura) sia i pazienti stessi, che saranno attivamente coinvolti nel monitoraggio del proprio stato di salute.

Tramite un sistema di monitoraggio remoto e sarà possibile effettuare real time una raccolta capillare dei parametri biometrici dei pazienti al fine di identificare eventuali criticità impreviste. Queste consentiranno, in funzione delle priorità emerse, una diversa programmazione della presa in carico in termini di interventi tempestivi sia da parte del mmg che dell’Ifc, anche modificando la pianificazione delle visite per garantire un’assistenza tempestiva ed adeguata. All’interno dell’app personalizzata i pazienti potranno inserire le proprie misurazioni, elaborate in tempo reale, e il personale sanitario potrà verificare le stesse, attivando la ripianificazione ottimizzata dei contatti e del proprio percorso di visite domiciliari.

Tra le principali funzioni del servizio: la rilevazione remota dei parametri biometrici del paziente incluso il monitoraggio della sua attività fisica; l’analisi correlata dei dati rilevati e identificazione di anomalie con generazione di alert per azioni di prevenzione/gestione del paziente stesso.

“Il sistema ideato – sottolinea il dottor Zoppi – faciliterà il nuovo modello assistenziale dell’infermieristica di famiglia e di comunità e l’integrazione funzionale con il mmg, combinando l’utilizzo di nuove tecnologie, interventi territoriali e domiciliari, prontezza e continuità di monitoraggio dei parametri clinici, dialogo ed integrazione tra i diversi professionisti che fanno parte del team di assistenza del paziente e ottimizzazione sia degli strumenti che delle risorse a propria disposizione, in funzione delle priorità emerse. L’aspetto innovativo della soluzione proposta risponde perfettamente allo scopo e al paradigma del nuovo modello di Ifc, nonché del modello di nuova sanità d’iniziativa: integrazione del team, appropriatezza, presa in carico e personalizzazione. Focalizzarsi sul monitoraggio dello stato di salute del paziente cronico rilevandone i bisogni di assistenza e la possibilità di condividere automaticamente i dati clinici acquisiti con tutti i membri del team di assistenza è il primo step per la gestione della salute della persona”.

Redazione Nurse Times

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