Alessandro Vergallo, presidente Nazionale AAROI-EMAC contrario al Disegno di Legge n. 1715 sul riordino del servizio emergenza urgenza voluto dalla Senatrice Castellone, appoggiato dalla FNOMCeO e dal SIS118 guidata da Balzanelli, che viene considerato a torto o a ragione una delle “menti” del testo stesso.
Una riforma che vede spaccato il mondo del sistema emergenza urgenza. Se da una parte c’è la FNOMCeO e il SIS118 dall’altra ci sono Salvatore Manca (Simeu), Alessandro Vergallo (Aaroi Vermac), Ciro Paolillo (AcEmc), Silvia Scelsi (Aniarti), Maria Luisa Ralli (Cosmeu), Flavia Petrini (Siaarti), Emiliano Cingolani (Siaarti – Area Critica), Mario Costa (Siems), Roberto Romano (Siiet), Antonio Del Prete (Simeu – Area Nursing).
Di seguito le osservazioni di Alessandro Vergallo (AAROI-EMAC)
“In pratica per FNOMCeO, per il SET118, di cui con tale Documento la Federazione disegna contorni aberranti, andando addirittura oltre il già pessimo DL 1715 a firma On. Castellone:
- un medico di medicina generale equivarrebbe a un MEU (Medico Specialista in Medicina d’Urgenza) non solo nelle postazioni mobili medicalizzate, ma addirittura nelle Centrali Operative;
- tutte le discipline equipollenti alla MEU continuerebbero ad essere sdoganate per tale servizio;
- nessun riconoscimento di qualità verrebbe dato ai mezzi di soccorso con solo Infermiere a bordo;
- dal “Nuovo SET118 secondo Anelli” sarebbero estromessi completamente gli Specialisti Ospedalieri che lo crearono a suo tempo nelle Regioni più avanzate, vale a dire gli Anestesisti Rianimatori.
Non solo: per Anelli, il rapporto di lavoro dipendente dei medici ospedalieri diverrebbe “incompatibile” proprio con il SET118 che sogna FNOMCeO, il tutto con l’incredibile paradosso di replicare in tale Documento un assunto di cui l’AAROI-EMAC ha la paternità assoluta: “Per la FNOMCeO si ritiene inoltre indispensabile affermare che il mezzo di soccorso avanzato è l’ospedale portato nel territorio…“.
Magari! Se così fosse davvero, plaudiremmo ad un nuovo SET118 – finalmente su scala nazionale – che porti “a casa del Paziente” competenze mediche avanzate, che evidentemente possono essere tipicamente il più possibile ospedaliere; e invece la “vision” FNOMCeO si dimostra esattamente contraria, volendo ridurre l’Emergenza-Urgenza PreOspedaliera, Centrali Operative comprese, a feudo della medicina territoriale; del resto, dall’impiego nel SET118, proprio nella Regione Puglia laddove il Presidente FNOMCeO Anelli è anche Presidente dell’Ordine Provinciale di Bari, restano completamente esclusi sia gli Anestesisti Rianimatori, sia i Medici d’Urgenza Ospedalieri.
Questo è il risultato sconcertante di volersi porre (perché la Politica glielo consente) come interlocutori “di riferimento” in argomenti nel merito dei quali – oltretutto – ci chiediamo quali siano l’esperienza e la competenza specifica.
Vada avanti pure per la sua strada il Presidente Anelli. Noi continuiamo a ricordargli (e lo ricordiamo anche alla Politica) che il ruolo di Presidente FNOMCeO non può coincidere con quello di portavoce degli interessi della Medicina di base, né con quello di rappresentanza sindacale di qualsivoglia settore professionale medico”.
Redazione Nurse Times
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