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Trieste, infermiera shock alla manifestazione contro il Green Pass: “Non mi vaccino”

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Trieste, infermiera shock alla manifestazione contro il Green Pass: "Non mi vaccino"
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La donna, in servizio all’ospedale Maggiore, si è presentata davanti ai microfoni Rai per esternare la sua posizione no vax. Rischia la sospensione e un provvedimento disciplinare.

Ha combattuto in prima linea contro il coronavirus, ma venerdì mattina, finito il turno di notte, si è presentata al porto di Trieste per partecipare alla manifestazione contro il Green Pass. Un intervento che potrebbe costare caro a Nadia Norbedo (foto), infermiera del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore, che ora rischia la sospensione e un provvedimento disciplinare.

Durante il presidio la donna ha persino preso la parola davanti ai microfoni Rai: «Io sono contro il Green Pass, misura restrittiva e obbligatoria che ci controlla tutti. Non sono vaccinata, sono favorevole a una libera scelta». Libera scelta che però, come noto, non si applica agli operatori sanitari, per i quali l’obbligo di vaccinazione anti-Covid è sancito e codificato da mesi.

«Il vaccino non lo farò – ha proseguito –. Mi è arrivato l’appuntamento per l’iniezione, fissato per oggi, ma non ci vado perché non sto bene, ho l’herpes. Alcuni di noi sono stati sospesi, in realtà pochissimi. Molti altri dal primo aprile sono in attesa della sospensione. Intanto, però, stiamo lavorando come abbiamo sempre fatto».

Amplificata dai social, la sua voce è giunta ai piani alti della Regione, scatenando la furia del vicepresidente e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi: «Interveniamo immediatamente per procedere alla sospensione. Purtroppo il problema è spesso rappresentato da carte e dichiarazioni presentate dal personale sanitario».

Ed è giunta anche a Luciano Clarizia, presidente dell’Ordine regionale delle professioni infermieristiche, noto per le sue posizioni durissime nei confronti degli infermieri non vaccinati. Nel Pordenonese, sua area di competenza prima di essere nominato quest’anno presidente regionale, sono già piovute numerose sospensioni, sia negli ospedali che nelle strutture secondarie.

«Abbiamo avviato immediatamente la procedura per la sospensione rapida dell’infermiera in questione – ha tuonato –. Inoltre è partita una segnalazione che può portare a una sanzione disciplinare. Come presidente dell’Ordine regionale, chiederò di perseguire l’infermiera professionalmente per le dichiarazioni assolutamente vergognose che ha rilasciato in diretta televisiva».

Redazione Nurse Times

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