I dottori avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti.
Due medici di base, uno di Ascoli Piceno e l’altro di San Benedetto del Tronto, sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nas per aver rilasciato presunti Green Pass falsi. La vicenda è scaturita da alcune indagini interne dell’Area Vasta 5. Pochi mesi fa, infatti, i due professionisti avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti, ai quali era stato rilasciato il certificato verde.
I casi sotto la lente d’ingrandimento sarebbero un centinaio. Tra le ipotesi emerse, quella di Green Pass rilasciati a seguito di inoculazioni fasulle, ovviamente su richiesta di utenti no vax. Se i sospetti trovassero conferma, l’intero sistema della sanità picena subirebbe un grave danno. Fino all’accertamento del reato, infatti, non si saprebbe chi è realmente vaccinato e chi no.
Nei prossimi giorni i due medici saranno chiamati a chiarire la situazione, consapevoli del fatto che chi falsifica la Certificazione verde Covid-19 incorre nel reato di falsità materiale, per il quale è prevista la reclusione fino a tre anni.
Redazione Nurse Times
- “CON I CODICI – Per l’identità e la deontologia professionale”: evento Ecm organizzato da Opi BAT
- Cuore, in gravidanza lavora il doppio: rischi 5 volte più alti tra donne over 35. GISE: “Urgente affrontare disparità di genere”
- Virus respiratori, studio italiano conferma: microonde a bassa intensità sicure ed efficaci contro influenza, Covid e aviaria
- Arretrati stipendiali agli infermieri, possono superare i 5mila euro. Quando saranno pagati?
- Medicina generale e case della comunità, SMI: “Linee di indirizzo configurano rapporto di dipendenza senza tutele”
Lascia un commento