I dottori avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti.
Due medici di base, uno di Ascoli Piceno e l’altro di San Benedetto del Tronto, sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nas per aver rilasciato presunti Green Pass falsi. La vicenda è scaturita da alcune indagini interne dell’Area Vasta 5. Pochi mesi fa, infatti, i due professionisti avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti, ai quali era stato rilasciato il certificato verde.
I casi sotto la lente d’ingrandimento sarebbero un centinaio. Tra le ipotesi emerse, quella di Green Pass rilasciati a seguito di inoculazioni fasulle, ovviamente su richiesta di utenti no vax. Se i sospetti trovassero conferma, l’intero sistema della sanità picena subirebbe un grave danno. Fino all’accertamento del reato, infatti, non si saprebbe chi è realmente vaccinato e chi no.
Nei prossimi giorni i due medici saranno chiamati a chiarire la situazione, consapevoli del fatto che chi falsifica la Certificazione verde Covid-19 incorre nel reato di falsità materiale, per il quale è prevista la reclusione fino a tre anni.
Redazione Nurse Times
- Inaugurato all’Università della Calabria il Master in Infermieristica di Famiglia e di Comunità (Tecnologie Digitali)
- Morta Maria Cristina Gallo: denunciò lo scandalo dei referti in ritardo dell’Asp di Trapani
- Ceccarelli (Coina): “Manovra: 27mila assunzioni? Bene sulla carta, ma senza stipendi adeguati, al passo con l’Europa e il costo della vita, resta per noi pura propaganda”
- Ottobre Rosa, Nursing Up: “Prevenzione, le Ostetriche protagoniste di una nuova sanità di prossimità al fianco delle donne”
- San Giovanni Rotondo (Foggia), impiantato il primo orecchio bionico con tecnologia robotica
Lascia un commento