I dottori avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti.
Due medici di base, uno di Ascoli Piceno e l’altro di San Benedetto del Tronto, sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nas per aver rilasciato presunti Green Pass falsi. La vicenda è scaturita da alcune indagini interne dell’Area Vasta 5. Pochi mesi fa, infatti, i due professionisti avrebbero richiesto un numero maggiore di vaccini anti-Covid rispetto a quello reale dei pazienti assistiti, ai quali era stato rilasciato il certificato verde.
I casi sotto la lente d’ingrandimento sarebbero un centinaio. Tra le ipotesi emerse, quella di Green Pass rilasciati a seguito di inoculazioni fasulle, ovviamente su richiesta di utenti no vax. Se i sospetti trovassero conferma, l’intero sistema della sanità picena subirebbe un grave danno. Fino all’accertamento del reato, infatti, non si saprebbe chi è realmente vaccinato e chi no.
Nei prossimi giorni i due medici saranno chiamati a chiarire la situazione, consapevoli del fatto che chi falsifica la Certificazione verde Covid-19 incorre nel reato di falsità materiale, per il quale è prevista la reclusione fino a tre anni.
Redazione Nurse Times
- Tesi infermieristica sull’utilizzo del Tourniquet nel contesto civile extra ospedaliero. Una revisione della letteratura
- San Matteo Pavia: concorso pubblico per 100 infermieri a tempo indeterminato
- Infermieri e assistenti sociali fondamentali per il benessere di ogni persona
- Sanità. Titoli conseguiti all’estero. FNO TSRM e PSTRP: “Stop all’esercizio professionale in deroga”
- Paziente morto per un errore, un altro salvato in extremis e infermieri senza titolo: tutti gli orrori di un ospedale piemontese
Lascia un commento