Gentile Direttore di NurseTimes,
a seguito di alcune espressioni polemiche relative a mie dichiarazioni sulla vicenda della mozione approvata in Consiglio Regionale di Regione Lombardia vorrei precisare quanto segue.
Il contesto pandemico ha dato, forse per la prima volta nella storia recente, consapevolezza all’intero Paese dell’importanza del Sistema Sanitario Nazionale e del valore di chi vi opera con impegno, competenza, abnegazione, passione, emozione e solidarietà. Un capitale umano da non disperdere, da valorizzare, su cui investire.
La pandemia ha altresì evidenziato ed acuito le criticità del nostro Sistema Sanitario Nazionale in generale ed in particolare quelle relative alla figura degli infermieri.
Su alcune di queste problematiche, gli Ordini Lombardi, si sono più volte confrontati con le istituzioni regionali, in particolare con la commissione III Sanità, presieduta da Emanuele Monti e Vice Presidente Simona Tironi, nel rispetto e secondo le modalità proprie di una rappresentanza professionale e di un ente pubblico sussidiario dello stato.
Il Consiglio di Regione Lombardia, come riportato dai consiglieri Tironi, Rozza e Mammì, sulla spinta dello sciopero degli infermieri indetto dell’organizzazione sindacale Nursind, ricevendo ed ascoltando una loro delegazione in Consiglio, ha elaborato ed approvato una mozione bipartisan sintetizzando molte delle criticità delle professioni infermieristiche. Sicuramente un importante volano per accelerare definire ed arricchire elementi che erano sul tavolo regionale.
Lungi da me l’intenzione di sminuire o disconoscere l’attività dei sindacati, con la mia considerazione sulle “etichette“. La stessa aveva il senso solo di identificare questo importante momento come un punto di partenza e stimolare la presenza costante e l’impegno di tutti nelle sedi competenti per raggiungere quei riconoscimenti ormai non più prorogabili per gli infermieri.
Ho grande rispetto per la politica e per chi, raccogliendo la rappresentanza da parte dei cittadini, viene investito istituzionalmente ai vari livelli e riconosco un valore nelle differenze e nel confronto.
Una “mozione bipartisan” è quanto di meglio si può determinare politicamente realizzando unità d’intenti ed impegno comune.
Riconosco l’importanza delle organizzazioni sindacali che con impegno e passione svolgono la loro attività in contesti sempre più complessi e sono stati al fianco degli infermieri collaborando con le Aziende nell’emergenza.
Ho un profondo rispetto per le professioni infermieristiche e per ogni singolo infermiere che, come presidente dell’OPI di Milano Lodi Monza e Brianza, ho l’onore di rappresentare professionalmente in collaborazione con gli Opi della Regione Lombardia ed in seno alla FNOPI.
Ciascuno ha un ruolo ben definito. Ognuno di questi soggetti ha una propria organizzazione con regole, procedure ed espressioni differenti. In questi “tempi eccezionali” l’auspicio è quello di un impegno comune che favorisca il confronto costruttivo, non già lo scontro , per creare una sinergia utile al raggiungimento degli ambiziosi obbiettivi per i nostri professionisti, evitando che, ancora una volta, gli infermieri non vengano illusi.
Pasqualino D’Aloia
Presidente Ordine Professioni Infermieristiche di Milano Lodi Monza e Brianza
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