MILANO – Chiede un incontro in tempi brevi al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “per evitare l’acuirsi della lotta sindacale”.
L’invito, messo nero su bianco dopo la manifestazione di venerdì mattina davanti alla sede del Pirellone a Milano, è firmato da Angelo Macchia, responsabile del sindacato Nursing Up Lombardia.
L’intento del confronto con il presidente Fontana, spiega Macchia, è quello di sensibilizzare non solo il Governo regionale ma anche quello nazionale “per trovare soluzione alle problematiche che interessano la professione infermieristica”.
Un timido segnale, sottolinea Macchia, è arrivato solo dal Ministero della Salute, con il riconoscimento di una indennità professionale comunque esigua sul piano finanziario.
Appunto un piccolo segnale che, però, non ferma la protesta degli infermieri, che saranno nuovamente in piazza il prossimo 8 aprile.
Per questo Nursing Up Lombardia ha deciso di cercare un sostegno nella Regione e nel Prefetto, perché si facciano portavoce delle richieste degli infermieri presso il Governo centrale.
Nella lettera con la quale si chiede un incontro in tempi brevi, Angelo Macchia, allega le rivendicazioni della professione infermieristica: un’area contrattuale specifica, una congrua integrazione dell’indennità specifica infermieristica, l’adozione di specifiche disposizioni per una reale attività di contrasto alle violenze verso gli infermieri (e i dati Inail relativi al quinquennio 2016- 2020 sono scioccanti per la professione infermieristica n.d.r.), una immediato adeguato delle dotazioni organiche.
La palla, adesso, passa al Presidente Fontana dal quale si attende un segnale di apertura nei confronti degli infermieri lombardi.
Salvatore Petrarolo
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Redazione NurseTimes
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