Nella mattinata di oggi è proseguito il confronto con l’ARAN per il rinnovo del CCNL del comparto della sanità pubblica in previsione del quale, nel pomeriggio di ieri, ci è stata inviata una prima bozza di testo relativo alla sezione speciale della ricerca sanitaria.
Il testo proposto, nel prevedere l’inquadramento del personale della ricerca nell’ambito della nuova area dei professionisti della salute e dei funzionari, introduce per questo personale alcune importanti novità, tra le quali:
- l’attribuzione di incarichi professionali di complessità base/media/elevata
- la possibilità di accesso all’area dell’elevata qualificazione con la conseguente attribuzione di un incarico di posizione
- la possibilità di utilizzare, per la frequenza dei corsi di specializzazione, oltre ai permessi per il diritto allo studio (calcolati con riferimento sia al personale in servizio a tempo indeterminato che determinato presso ciascun istituto) anche ulteriori istituti quali i permessi orari retribuiti per motivi personali o familiari, permessi giornalieri retribuiti, congedi per la formazione
- L’ampliamento delle fonti di finanziamento per la corresponsione dei premi correlati alla performance che includerebbero anche le risorse di cui all’art. 1 c. 424 della L. 205/2017
Nell’apprezzare in linea generale la bozza ricevuta, riservandoci comunque un ulteriore momento di approfondimento, nei nostri interventi abbiamo comunque sottolineato la presenza di alcune criticità in relazione alle quali abbiamo avanzato le nostre proposte di modifica.
In particolare abbiamo sottolineato l’esigenza, a distanza di tre anni dall’avvio della sezione speciale della ricerca, di istituire uno specifico fondo relativo agli incarichi, alle condizioni di lavoro e alla premialità, per superare la criticità di dover attingere ogni anno direttamente alle risorse di cui all’art. 1 comma 424 della L. 205/2017.
Abbiamo inoltre chiesto l’inclusione anche degli incarichi di funzione organizzativa tra quelli attribuibili sia al personale ricercatore che di supporto. Per quanto attiene l’incarico di posizione, in coerenza con quanto già espresso nei precedenti incontri, abbiamo ribadito la richiesta di prevedere che la relativa indennità sia posta a carico dei bilanci degli Istituti essendo relativa ad una specifica area prevista direttamente dalla legge.
Per quanto riguarda la premialità, alla quale in questi anni il personale non ha potuto accedere per una lamentata insufficienza di fondi disponibili, abbiamo ribadito la richiesta di un ulteriore allargamento delle fonti di finanziamento, prevedendo in particolare l’inclusione, in modo esplicito nel CCNL, anche delle risorse della ricerca corrente (come già previsto dal Ministero della Salute in una sua circolare), ricerca finalizzata, 5 per mille, introiti derivanti da attività commerciale, ecc..
Data la particolare natura dei contratti a tempo determinato attivati ai sensi della L. 205/2017 e, soprattutto, della loro durata prolungata, abbiamo chiesto per il personale della ricerca l’accesso ad alcuni ulteriori istituti quali l’aspettativa per motivi personali e quella ex L. 476/1984 per la frequenza dei corsi per il conseguimento del dottorato di ricerca e la ricostituzione del rapporto di lavoro in caso di recesso.
Infine, relativamente al lavoro straordinario al quale può accedere il solo personale di supporto alla ricerca, abbiamo chiesto che in sede di contrattazione aziendale sia stabilito un tetto oltre il quale tale costo deve gravare direttamente a carico del bilancio degli Istituti.
Aran si è riservata di valutare attentamente tutte le nostre richieste e darci una risposta nel proseguo del confronto; la trattativa è stata aggiornata alla prossima settimana in una data che ci verrà a breve comunicata.
Redazione Nurse Times
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