Vediamo quali sono le strade percorribili da chi non intende pagare la sanzione una tantum di 100 euro.
Si stima che in totale saranno oltre 2 milioni gli over 50 non vaccinati contro il coronavirus raggiunti dalla multa una tantum di 100 euro. Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate sarà recapitato a mezzo raccomandata o via pec. A quel punto gli interessati avranno dieci giorni di tempo per contestarlo presso le Asl di riferimento.
Tra i primi ad avanzare un reclamo, i vaccinati all’estero e chi ha ricevuto la dose mancante per completare il ciclo pochi giorni dopo il 1° febbraio, data di inizio dell’obbligo vaccinale, ma ovviamente aveva già programmato la vaccinazione nei giorni precedenti. In questi casi i cittadini sono inseriti in un apposito data base dell’Agenzia delle entrate e la procedura sanzionatoria risulta interrotta.
Diverso il caso di chi è in possesso di un’esenzione non registrata e di chi si è trovato stritolato nelle maglie della burocrazia, tra obbligo vaccinale partito il 1° febbraio e riduzione del Green Pass da nove a sei mesi. Per loro, se le motivazioni non sono ritenute valide, l’iter della sanzione proseguirà, ed entro i tre mesi successivi il cittadino riceverà un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. In altre parole, la multa sarà notificata via pec o raccomandata.
Per evitare di pagare, gli over 50 non vaccinati dovranno produrre al Fisco e all’Asl di competenza un certificato di esenzione rilasciato dal medico di base o da uno specialista che attesti un rischio oggettivo in caso di inoculazione del vaccino.
Inoltre si può fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. In questo caso l’Avvocatura dello Stato assumerà il patrocinio dell’ente riscossore (Agenzia delle entrate) e il cittadino dovrà dimostrare di essere esonerato dalla vaccinazione obbligatoria, presentando una relazione redatta da un consulente di parte (medico). Il Giudice di pace nominerà un consulente tecnico d’ufficio, i cui costi saranno anticipati dal ricorrente e si aggiungeranno ai 43 euro del contributo unificato per l’avvio del giudizio.
Redazione Nurse Times
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