Per far fronte alla carenza di personale in pronto soccorso l’Azienda ha deciso di ritoccare la retribuzione. Individuate nove cooperative per l’affidamento esterno del servizio.
All’Azienda Ospedaliera Marche Nord non è bastata la promessa di 1.000 euro lordi a turno (12 ore) per far fronte alla carenza di medici. Il bando di gara per l’affidamento esterno del servizio nelle strutture di pronto soccorso è infatti andato deserto, e la stessa Azienda ha dovuto ritoccare i compensi, portandoli a 1.500 euro, per un importo complessivo di 212.244,06, stanziati in relazione a un totale di 140 turni.
Nove i soggetti privati (cooperative) già individuati a tal fine, con i quali è stata avviata una nuova procedura negoziata al fine di garantire la continuità assistenziale in vista dell’aumento di accessi in pronto soccorso durante l’estate e dei riposi/ferie da garantire al personale, i cui numeri sono molto al di sotto del fabbisogno stimato.
Dopo che l’Azienda aveva sondato la strada dell’esternalizzazione del servizio, gli operatori economici hanno eccepito sull’importo a base d’asta, ritenuto non in linea con le attuali condizioni di mercato, caratterizzato dalla difficoltà di reperimento di medici. Difficoltà che per le cooperative comporta a sua volta un aumento di spese, vista la necessità di garantire gli spostamenti.
E così Marche Nord ha effettuato un’indagine di mercato, in base alla quale ha poi ridefinito la documentazione di gara già predisposta e ritoccato l’importo, senza però modificare i criteri di valutazione delle offerte tecniche. La procedura sarà avviata sulla piattaforma telematica GTAOMN, previa pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse.
La scelta di affidarsi a soggetti privati non aveva mancato di sollevare critiche, alle quali l’Azienda aveva risposto che l’affidamento del servizio a cooperative avrebbe avuto carattere straordinario e temporaneo, e che al termine delle procedure concorsuali già avviate si sarebbe proceduto a reclutare personale, prevedendo l’eventuale recesso anticipato qualora la carenza di personale fosse venuta meno in seguito alle assunzioni.
Peccato che tali assunzioni dipendano dall’esito di un bando regionale per la copertura di 39 posti, che si è chiuso venerdì scorso e che ha visto pervenire appena 15 candidature. In realtà la chiusura definitiva avverrà giovedì 23 giugno, data entro la quale dovranno pervenire eventuali domande inviate per posta il 16 giugno (fa fede la data del timbro postale), ma a questo punto non ci si aspetta certo una valanga di nuove candidature.
Redazione Nurse Times
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