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“Gaslini a colori”: il nuovo progetto di Ospedali Dipinti per l’Istituto genovese

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"Gaslini a colori": il nuovo progetto di Ospedali Dipinti per l'Istituto genovese
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È partita la campagna crowdfunding in collaborazione con Associazione Gaslini Onlus per trasformare alcuni reparti e zone dell’ospedale e renderli ancora più “a misura di bambino” grazie alle opere di Silvio Irilli, di OSPEDALI DIPINTI.  

Far continuare il sogno dei bambini anche durante le terapie o la degenza ospedaliera all’ospedale pediatrico Istituto Giannina Gaslini di Genova. Questo è il grande e ambizioso progetto dell’artista Silvio Irilli, che con la sua iniziativa OSPEDALI DIPINTI e grazie alle donazioni e il sostegno di aziende e privati, tramite l’Associazione Gaslini Onlus, trasformerà gli ambienti ospedalieri in mondi fantastici “a misura di bambino”.

Il bambino che arriva in ospedale è spaventato e spaesato, come lo sono i famigliari al suo fianco. Sanno che riceveranno le migliori cure disponibili, ma non riescono a trovare i propri punti di riferimento in questi ambienti, ovviamente altamente medicalizzati. Non riescono quindi a neutralizzare l’ansia che li pervade. La missione che OSPEDALI DIPINTI porta avanti da dieci anni (attraverso ormai quasi 6000 metri quadri di superfici decorate in 19 ospedali italiani) è regalare a pazienti, famigliari e agli stessi operatori sanitari, che affrontano con loro piccole grandi battaglie, un ambiente che sappia accogliere e dare speranza. E lo fa col potere delle immagini e del colore.

Inaugurato con i primi interventi di trasformazione del tunnel d’accesso alla spiaggia privata dell’Istituto (2021) e di restyling del Centro Elioterapico (giugno 2022), realizzati grazie al sostegno di aziende che stimano l’operato dell’istituto, il progetto GASLINI A COLORI interverrà radicalmente sull’aspetto di altri ambienti dell’ospedale pediatrico, nell’intento di umanizzare nel modo più gioioso e sereno l’accoglienza del piccolo paziente.

Per realizzare il progetto GASLINI A COLORI l’Istituto Giannina Gaslini ha chiesto all’Associazione Gaslini Onlus di avviare una speciale campagna di crowdfunding sulla sua piattaforma online. LIstituto ha già individuato i primi ambienti che potrebbero venir trasformati da OSPEDALI DIPINTI. Ecco quali sono:

Sala procedure di Emato-oncologia – Il progetto GASLINI A COLORI prevede un intervento per la Sala procedure del reparto di Emato-oncologia dell’Istituto Giannina Gaslini. Sapendo che i bambini entrano ancora svegli in questa sala chirurgica per affrontare l’intervento e saranno accompagnati dai genitori, l’artista Irilli ha pensato di trasformare lo spazio nella sala comandi di un sottomarino, con vetrate sui fondali marini, che potranno vedere anche sul soffitto dal lettino.

Reparto di Chirurgia – Entrare in reparto e ritrovarsi a camminare sui fondali marini, nuotare sui resti di una città sommersa come Atlantide e incontrare delfini, tartarughe, ammirare i colori dei coralli, e vivere l’emozione di un’esperienza emozionale, interagendo nell’attesa di un intervento chirurgico. Sarà un percorso continuo lungo tutto il corridoio, oltre a una vasta parete frontale ai letti, che diventerà una grande vetrata che si aprirà sui fondali azzurri ricchi di emozioni. Un’opera dedicata ai piccoli pazienti, che sarà di supporto anche ai medici per una accoglienza nuova, più serena e con il sorriso.

Per la realizzazione di questi progetti non saranno utilizzati fondi della sanità, ma si coinvolgerà la grande comunità dei sostenitori dell’ospedale, privati o aziende che potranno contribuire con una donazione sulla piattaforma ufficiale, gestita con la massima trasparenza dall’Associazione Gaslini Onlus per il sostegno dei progetti a favore dell’Istituto Giannina Gaslini, “sbloccando” man mano la possibilità di realizzare gli interventi presso i vari reparti, e apponendo così la propria “firma virtuale”, ma davvero importante (la più importante di tutte), sulle opere d’arte che accoglieranno i piccoli pazienti con tutta la propria carica di gioia e fantasia.

La pagina GASLINI A COLORI della piattaforma di raccolta fondi del sito dell’Associazione sarà costantemente aggiornata sull’andamento della raccolta, sui progetti da realizzare e sulle singole tappe “sbloccate”, oltre che ovviamente sugli interventi realizzati e messi a disposizione dell’Istituto. È possibile partecipare al progetto con una donazione online sul sito  https://sostienici.gaslinionlus.it/projects/gaslini-a-colori. Oppure con bonifico intestato a Gaslini Onlus (IBAN: IT48Q0617501583000000700080
Causale: Gaslini a colori).

OSPEDALI DIPINTI è un progetto artistico ideato dall’artista Silvio Irilli attraverso il quale da ormai dieci anni veste di colore e sorrisi i reparti, soprattutto di Pediatria, degli ospedali italiani. Ci riesce grazie a oltre trent’anni di carriera artistica e un’attenzione al mondo del bambino che, affiancata da una costante ricerca, dalla grande professionalità e ovviamente da un innegabile talento, gli consentono di emozionare e far interagire i più piccoli con le proprie opere d’arte.

Convinto da bambino che quella dell’artista sarebbe stata la sua strada, Silvio Irilli intraprende molto giovane la carriera di illustratore. Nel 1991, a 21 anni, è infatti il primo artista ad avere una sua opera a colori su tutta la prima pagina del quotidiano Tuttosport, e fino al 2000 i suoi dipinti hanno illustrato copertine di testate nazionali sportive e dello spettacolo.

Negli anni Novanta l’incontro col mondo dell’infanzia: diventa il disegnatore ufficiale della trasmissione televisiva Solletico, su Rai Uno. L’altro incontro fondamentale è quello col mare, uno dei suoi soggetti preferiti, tanto che nel 2007 e 2008 viene chiamato a dipingere i murales al GEORGIA AQUARIUM di Atlanta (Usa), l’acquario più grande del mondo, che riceve visibilità mediatica internazionale, e l’ammirazione di oltre 3 milioni di visitatori all’anno. Nel 2012 crea il progetto OSPEDALI DIPINTI.

OSPEDALI DIPINTI non è un’associazione onlus o una fondazione. E’ un progetto artistico per “umanizzare” reparti di strutture ospedaliere attraverso decorazioni a tema. Da sempre il principio fondante è non pesare sulle risorse economiche di ospedali e alla sanità, ma realizzare le opere esclusivamente grazie alle donazioni spontanee delle persone, alla collaborazione delle Onlus e al contributo di sponsor. Ecco perché la firma più bella e più importante non è quella dell’artista, ma di tutti coloro che, contribuendo, si sentono parte di un progetto di accoglienza al paziente e di supporto ai medici, trasformando i reparti in un sogno tutto a colori.

Grazie all’intervento di decorazione dei reparti, che diventano vere e proprie installazioni artistiche, il paziente, soprattutto il bambino, può interagire in un percorso emozionale. Un progetto che supera la dimensione estetica, creando le condizioni per una diversa fruizione dell’ambiente ospedaliero, trasformato in un mondo accogliente e sereno grazie alla partecipazione di un’intera comunità e all’ingrediente fondamentale dell’arte. “Quando un bambino entra in ospedale il suo sogno si ferma e subentrano le paure – dice Irilli –. Con OSPEDALI DIPINTI desidero far continuare il loro sogno anche in ospedale, e mettere a disposizione il loro mondo, che è fatto di colori, fantasia, gioia”.

Negli ultimi dieci anni il progetto cresce in modo esponenziale. Sono infatti ormai 6mila i metri quadri dipinti, e 19 gli ospedali italiani che hanno aderito al progetto, dove l’artista ha trasformato uno o più ambienti in mondi colorati con cui i piccoli pazienti possono interagire. E nel 2018 arriva anche la grande soddisfazione di una lettera di complimenti per l’iniziativa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nel 2020 OSPEDALI DIPINTI ha conquistato anche la stampa internazionale, che ha dato grande visibilità alle realizzazioni e ha voluto così trasmettere ovunque il messaggio di accoglienza, di speranza e soprattutto di grande umanità dietro questo progetto artistico. “Da bambino avevo un sogno – conclude Irilli –. Oggi quel sogno lo dipingo per pazienti. Perché il paziente non è solo un paziente, è soprattutto una Persona“.

Redazione Nurse Times
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