Di seguito un aggiornamento del post che il presidente Aran aveva pubblicato sul proprio blog poco dopo la firma dell’ipotesi di accordo del Contratto 2019-2021.
Attualmente l’ipotesi è al controllo del ministero dell’Economia e delle finanze e del Dipartimento della Funzione pubblica. Il Mef ha richiesto prima della pausa estiva alcuni chiarimenti tecnici in ordine agli oneri del contratto. L’Aran ha già risposto. Una volta avuto il parere positivo, l’ipotesi di accordo dovrà passare in Cdm e poi alla Corte del Conti. Penso che la firma definitiva, salvo imprevisti, potrà avvenire entro fine settembre.
Gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 ammontano: da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro a per tutto il personale, a seconda della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro.
Il 15 giugno 2022, alle ore 23, abbiamo finalmente sottoscritto con tutti i sindacati (prima volta nei contratti della sanità) l’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto sanità per il triennio 2019/2021. Il testo dell’Ipotesi si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti importanti per le circa 700mila unità di personale del settore.
L’accordo, come per il contratto delle funzioni centrali, ha operato una revisione del sistema di classificazione del personale, prevedendo cinque aree di inquadramento e accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione. Nell’ambito del sistema di classificazione abbiamo previsto una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso.
La valorizzazione del merito e della prestazione professionale sono finalizzati a promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa, volta a un’efficace organizzazione aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale.
Novità importante è il nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali, basato su “differenziali economici di professionalità”, da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico. I differenziali sono finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.
Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto una significativa revisione, nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.
Modifiche sostanziali anche per le norme sul rapporto di lavoro, dove abbiamo cercato di trovare un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali di aziende ed enti.
Rilievo assume anche la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla Legge 81/2017, e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.
Sul piano del trattamento economico l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro al mese per 13 mensilità.
Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e sociosanitario, l’ipotesi di Contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due Leggi di Bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e sociosanitario e una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.
Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
Redazione Nurse Times
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