L’evento è in programma dal 20 al 22 ottobre. Previste 40 sessioni, che daranno risalto agli approfondimenti clinici e ai temi di politica sanitaria.
Le attività messe in campo da AISLeC (Associazione infermieristica per lo studio delle lesioni cutanee) per la realizzazione del congresso “Lo stato dell’arte del wound care nella cura del paziente con lesioni cutanee”, in programma a Rimini dal 20 al 22 ottobre, hanno l’obiettivo di migliorare, attraverso il confronto e la crescita dei professionisti, la qualità di vita dell’assistito con lesioni cutanee, così come di garantire l’accesso alle migliori cure.
Sono previste 40 sessioni, tra parallele e plenarie. Alcune daranno risalto agli approfondimenti clinici e altre saranno focalizzate su temi di politica sanitaria. Verranno trattati argomenti quali: la cura delle lesioni cutanee, l’integrazione delle competenze e la multidisciplinarietà, la digitalizzazione sanitaria, i modelli organizzativi attuati e attuabili per garantire risposta ai pazienti con lesioni cutanee, così come l’impatto del nuovo Regolamento europeo dei dispositivi di medici. Altro tema importante sarà il coinvolgimento del paziente nelle scelte che riguardano la qualità e gli accessi ai percorsi di cura. La Fnopi sarà presente in tre sessioni, con i consiglieri nazionali Carmelo Gagliano e Pietro Giurdanella.
“In occasione del congresso, la nostra associazione lancerà importanti messaggi alle istituzioni – dichiara Laura Stefanon, presidente AISLeC -. Vogliamo sottolineare l’importanza dell’identificazione e della codifica delle prestazioni infermieristiche nell’ambito del wound care e della relativa tariffazione. Differenti società scientifiche, italiane e non, hanno collaborato alla realizzazione di sessioni congiunte che si terranno durante il congresso. Siamo orgogliosi di questo segnale di integrazione e sinergia delle competenze”.
“Parlare dello Stato dell’Arte del Wound Care – spiega Battistino Paggi, coordinatore del Comitato scientifico e organizzativo del congresso – significa tracciare le linee fra ciò che è stato fatto, ciò che si sta facendo e ciò che si farà alla luce delle nuove conoscenze, delle rinnovate competenze e dei progressi tecnologici. Questo l’obiettivo del Congresso. Non si tratta di un approccio solo teorico ma anche di un approfondimento clinico grazie alle molteplici sessioni parallele. Durante le sessioni plenarie, si cercherà di offrire uno spaccato sui temi di politica associativa e socio-sanitaria utili a garantire al paziente l’accesso a cure che rispondano ai requisiti delle migliori pratiche cliniche. Con il confronto si cercherà di chiarire quale ruolo e quale impegno le società scientifiche dovranno dimostrare non solo nell’ambito puramente clinico ma anche in quello socio-sanitario in un’ottica di equità dei processi di cura”.
“E’ un onore e un privilegio – afferma Ilaria Teobaldi, podologa e consigliere AISLeC – partecipare a questo importante evento, e ancor più essere parte attiva in AISLeC. La multidisciplinarietà è essenziale nella gestione delle lesioni cutanee”.
“In questo congresso, ancora una volta, AISLeC mostrerà come si può tenere saldo il timone del metodo scientifico, anche nel difficile mondo del wound care, quando tutto intorno soffiano i venti dell’anti-scienza e urla la tempesta della ricerca spasmodica della sostenibilità economica”, dichiara Giovanni Pomponio, dirigente medico della Clinica medica Ospedali Riuniti di Ancona e presidente del Comitato Scientifico AISLeC.
“In collaborazione con la collega Silvia Bond, abbiamo progettato una sorta di simulazione dell’ambulatorio – commenta Deborah Cesura Granara, presidente del Comitato scientifico del congresso -. Si tratta di ambienti destinati all’ apprendimento in cui gruppi di 15-20 professionisti potranno confrontarsi con un esperto su casi clinici focalizzati su medicazioni e prodotti da utilizzare in differenti fasi della cura della lesione. L’obiettivo è quello di aumentare le conoscenze e favorire il confronto fra diversi professionisti al fine di arrivare alla scelta più appropriata della strategia di cura”.
“Festeggiamo i primi 29 anni di AISLeC, un traguardo significativo a livello scientifico – commenta Andrea Bellingeri, fondatore e primo presidente dell’Associazione -. AISLeC è la prima società scientifica italiana che ha sviluppato attività in ambito wound care. Il congresso rappresenta un’occasione per fare il punto su ciò che finora è stato fatto in questo settore e ciò che potremo realizzare in futuro”.
Una quota di iscrizioni gratuite saràriservata agli Opi dell’Emilia Romagna e ai Coordinamenti territoriali. Maggiori dettagli presso le segreteria del proprio Ordine di appartenenza. Importante ricordare che questo evento vuole essere anche un anticipo di quello che sarà il congresso dell’European Wound Management Association (EWMA), di cui AISLeC è partner ufficiale scientifico e organizzativo, e che si svolgerà a Milano dal 3 al 5 maggio dell’anno prossimo.
INFO E PROGRAMMA: https://www.aislec2022.it/
Redazione Nurse Times
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