Questo l’annuncio del ministro della Salute, che sul tema ha risposto a un’interrogazione a risposta immediata alla Camera. Previste misure di natura finanziaria, ma anche mirate a prevenire le aggressioni nei presidi sanitari.
“Prima dell’estate saranno formalizzate nuove misure a favore del personale sanitario. Il mio impegno è anche per misure di natura finanziaria, per incentivare l’interesse verso il Ssn e per l’incremento delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata alla Camera.
Schillaci ha anche annunciato “misure di premialità e di carriera per il personale impiegato nei reparti più a rischio e per la defiscalizzazioni del lavoro aggiuntivo e della indeneità di specificità della dirigenza medica sanitaria”, definendo la tematica della carenza di medici e infermieri come “una vera e propria emergenza del personale sanitario”.
Le proposte normative, ha spiegato, saranno finalizzate ad “assicurare il potenziamento delle risorse umane nei servizi di emergenza urgenza, da un lato, e, dall’altro, a disincentivare il ricorso alle forme di esternalizzazione dei servizi sanitari che si traduce in un impiego a carattere saltuario e precario di professionisti sanitari da parte delle aziende”.
Insieme al contrasto di tali forme irregolari d’ingaggio, ha aggiunto, “il mio impegno è inoltre finalizzato alla messa in campo di tempestive e rilevanti misure, anche di natura finanziaria, per rinnovare e incentivare l’interesse verso il Ssn da parte di tutti i professionisti sanitari”. In particolare, ha annunciato il ministro, “stiamo studiando la possibilità di un incremento delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive, soprattutto avendo riguardo alle prestazioni aggiuntive sanitarie richieste per l’abbattimento delle liste di attesa, così da rendere il ricorso a tali prestazioni da parte delle aziende e degli enti del Ssn più incentivante per i professionisti sanitari destinatari nonché più utile per la collettività”.
Inoltre, ha annunciato il ministro, “intendo prevedere misure di premialità di carriera per chi accetta di prestare il proprio servizio nei reparti più impegnati e di prima linea, nonché pensare a misure di defiscalizzazione del lavoro aggiuntivo e della indennità di specificità della dirigenza medica sanitaria”.
Schillaci ha parlato anche dei presidi di polizia negli ospedali contro il rischio di violenza sul personale sanitario. Sono state circa 5mila, infatti, le aggressioni negli ultimi tre anni, 1.600 l’anno, e maggiormente colpite sono le donne: “E’ allo studio una proposta normativa per garantire presso le strutture sanitarie individuate un presidio fisso delle forze dell’ordine, prevedendo la procedibilità d’ufficio del reato. Il fenomeno della violenza contro i sanitari mi preoccupa molto. Per contrastarlo è stata adottata una legge che ha introdotto il reato di lesioni personali ed è stato istituito un osservatorio nazionale e il 20 marzo è stata trasmessa la prima relazione al Parlamento. E’ fondamentale diffondere la cultura della segnalazione degli eventi. E’ necessario incentivare le attività di comunicazione rivolte alla popolazione per diffondere maggiore sensibilità verso sanitari e Ssn”.
Redazione Nurse Times
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