Nell’esercizio 2022 il deficit è pari a circa 450 milioni di euro. L’assessore regionale alla Salute chiede alla Giunta un intervento di riqualificazione e razionalizzazione.
L’assessorato alla Salute della Regione Puglia, guidato da Rocco Palese (foto), ha emanato una proposta di deliberazione avente ad oggetto “Analisi e valutazione della spesa sanitaria – L.R. n. 2/2011 – Programma operativo – Misure urgenti riqualificazione e razionalizzazione”. Nel testo, che riportiamo in allegato, si chiede alla Giunta regionale “di prendere atto del disavanzo del Ssr, in via di completa definizione nell’esercizio 2022 e pari a circa 450 milioni di euro“.
Si aggiunge che “al netto della quota di finanziamento straordinario Payback dispositivi 2015-2018, iscritta a ricavo, il risultato economico dell’esercizio 2022, derivante dal preconsuntivo del Ssr, registra un disavanzo in via di completa definizione di circa 205 milioni di euro (pari a circa il 2,26% dei costi complessivi sostenuti nello stesso esercizio), per il quale è necessario reperire le idonee coperture”.
Per questo si ritene “urgente intervenire, al fine di garantire l’equilibrio economico-finanziario negli esercizi 2023 e 2024 della Puglia, anche nelle more della definizione della disponibilità complessiva delle risorse del Fondo sanitario nazionale, per le quali è aperto un confronto con il Governo, e dei relativi criteri di riparto da cui la Regione Puglia è significativamente penalizzata”.
In particolare, alla luce del pesante disavanzo evidenziato, si evidenzia la necessità “misure urgenti e non differibili per l’incremento dell’attività produttiva, nonché per il contenimento della spesa sanitaria e la qualificazione gestionale e organizzativa negli ambiti ove si registrano maggiori criticità”.
E tra queste figurano una “riduzione significativa della spesa farmaceutica e per dispositivi medici da parte delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale”, nonché le misure relative alle assunzioni di personale, come si evince dal seguente passaggio.
“Contenimento della spesa per il personale delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale, prevedendo che tutte le tipologie di reclutamento di personale del Ssr del comparto e della dirigenza, ivi comprese le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, nonché il conferimento di nuovi incarichi di direzione di struttura complessa e di struttura semplice di tutte le articolazioni aziendali, di direzione di Dipartimento ospedaliero e territoriale, di direzione dei Distretti sociosanitari, potranno essere effettuate previa autorizzazione da parte delle Giunta regionale, sulla base di eventuali esigenze documentate rappresentate dal direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliero-universitarie e degli Irccs pubblici, per le quali sia a ogni modo attestato il rispetto dei Piani triennali di fabbisogno del personale, dei PIAO e dei relativi tetti di spesa assegnati, nei limiti del Fondo sanitario regionale annuale”.
Inoltre, per quanto riguarda le società “in house” del Servizio sanitario regionale, si chiede di prevedere:
1. Il blocco immediato delle procedure di assunzione e della sottoscrizione dei contratti individuali per tutti i ruoli e profili, a eccezione di quelle afferenti al processo di internalizzazione del servizio emergenza – urgenza sanitaria territoriale (118) e di quanto previsto al punto successivo.
2. L’acquisizione obbligatoria da parte dell’amministratore della società “in house”, per mezzo del direttore generale dell’azienda sanitaria locale, dell’azienda ospedaliero-universitaria, della preventiva autorizzazione del Dipartimento Promozione della salute e del benessere animale per tutte le nuove assunzioni del personale.
ALLEGATO: Proposta di deliberazione
Redazione Nurse Times
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