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Il colpo di calore è un’emergenza medica. Ecco come difendersi

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Il colpo di calore è un’emergenza medica. Ecco come difendersi
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Trattasi di una condizione clinica che non è affatto da sottovalutare e che soprattutto… Va prevenuta, con determinati accorgimenti che forse non sono così scontati

Altro non è che un repentino incremento della temperatura corporea, dovuto al fatto che in seguito a uno stress termico non indifferente (troppo caldo) i nostri meccanismi termoregolatori vanno in tilt. Parliamo del “colpo di calore”, un’ipertermia che non è affatto da sottovalutare in quanto rappresenta un’emergenza medica.

Diagnosi

La diagnosi del colpo di calore si basa sui sintomi e sulla storia clinica del paziente, soprattutto riguardo all’esposizione al calore. Il medico può fare alcune valutazioni, tra cui:

  1. Misurazione della temperatura corporea: Una temperatura corporea elevata, spesso superiore a 40°C (104°F), è uno dei segni distintivi del colpo di calore.
  2. Esame fisico: Il medico valuterà lo stato mentale del paziente, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e l’aspetto della pelle.
  3. Storia medica: Il medico potrebbe chiedere informazioni riguardo all’esposizione al calore, l’attività fisica recente, l’assunzione di liquidi e altri sintomi associati.

In alcuni casi, possono essere eseguiti eseguiti esami di laboratorio per valutare le condizioni del sangue e degli organi interni. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono essenziali per prevenire complicazioni gravi e salvare la vita del paziente.

Se non trattato in maniera repentina (raffreddando subito il corpo della vittima), infatti, questo “surriscaldamento” può anche portare a disfunzioni multi-organo, soprattutto a carico dei muscoli, del fegato, dei reni, dei polmoni e del cuore. Ma non finisce qui, perché il quadro può essere complicato da rabdomiolisi con insufficienza renale acuta, coagulopatia (CID, coagulazione intravasale disseminata), sindrome da distress respiratorio acuto e danni cerebrali permanenti.

Sintomi

I primi sintomi (preceduti da alcuni segni premonitori come sete intensa, mal di testa, crampi muscolari, senso di nausea, inappetenza, vertigini e debolezza) sono piuttosto tipici: solitamente si avverte un improvviso malessere generale, accompagnato da un rapido innalzamento della temperatura corporea (sopra i 40 gradi); dopodiché si verificano alterazioni dello stato mentale come confusione, senso di svenimento, letargia, convulsioni, perdita di coscienza, associate a tachicardia, tachipnea e ipotensione.

Oltre alla scontata strategia di evitare l’esposizione prolungata al sole, soprattutto nelle ore più calde… Come ci si può difendere da questa temibile condizione clinica?

Trattamento

Il trattamento del colpo di calore è un’urgenza medica e richiede intervento immediato. Ecco alcuni passi che possono essere seguiti per il trattamento:

  1. Spostamento in un luogo fresco: Portare la persona in un ambiente più fresco, all’ombra o in una stanza climatizzata, per abbassare la temperatura corporea.
  2. Raffreddamento del corpo: Utilizzare metodi di raffreddamento come l’applicazione di acqua fresca o ghiaccioli sul corpo, soprattutto sul collo, ascelle e inguine, per aiutare a ridurre la temperatura corporea.
  3. Idratazione: Fornire al paziente liquidi freschi, preferibilmente acqua, per reidratare il corpo. Evitare bevande alcoliche o caffeinate, poiché possono aumentare la disidratazione.
  4. Monitoraggio dei segni vitali: Verificare costantemente la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna del paziente.
  5. Trasporto in ambulanza: Se i sintomi sono gravi o persistono, chiamare immediatamente un’ambulanza per il trasporto in ospedale.
  6. Trattamento ospedaliero: Nel caso di colpo di calore grave, il paziente sarà ricoverato in ospedale per ricevere cure intensive. Qui potrà essere monitorato attentamente e ricevere trattamenti specifici per controllare la temperatura corporea e trattare eventuali complicazioni.

Prognosi

La prognosi del colpo di calore dipende da quanto rapidamente viene diagnosticato e trattato. Se riconosciuto precocemente e il trattamento viene avviato tempestivamente, le probabilità di una completa ripresa sono generalmente buone. La maggior parte delle persone si riprende completamente senza alcun danno permanente se la condizione viene gestita adeguatamente.

Tuttavia, nei casi più gravi o se il colpo di calore non viene trattato in modo adeguato, possono insorgere complicazioni potenzialmente gravi, come danni agli organi interni, insufficienza renale, convulsioni o collasso cardiaco. In situazioni estreme, il colpo di calore può essere fatale.

È importante sottolineare che il colpo di calore è una condizione grave e potenzialmente pericolosa.

Redazione NurseTimes

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