Il ministro Schillaci ha indicato il nome di Rocco Bellantone per la presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Il medico chirurgo endocrinologo succederà a Silvio Brusaferro.
Rocco Bellantone, professore ordinario di Chirurgia generale all’Università Cattolica e membro del Consiglio Superiore di Sanità, già preside della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica del Sacro Cuore per tre mandati (dal 2010 al 2022), è stato proposto dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, per la presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Il suo nome era in ballottaggio con quello di Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Iss.
L’indicazione è stata indirizzata alla premier Giorgia Meloni, ma l’iter di nomina del successore di Silvio Brusaferro, che ha guidato l’Iss negli anni più duri della pandemia, non è ancora concluso. L’incarico dovrà essere formalizzato con un decreto del presidente del Consiglio, dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari.
Medico chirurgo endocrinologo, Bellantone è nato a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) nel 1953, specializzandosi in Urologia e in Chirurgia generale alla Cattolica. Nel 2014 è stato nominato presidente della prima Sezione del Css, il massimo organo consultivo tecnico-scientifico del ministero della Salute. Editor e autore di oltre 300 capitoli di trattati di chirurgia generale, è autore di circa 600 lavori scientifici e ha un H-Index di 49, con 7.167 citazioni. Fa parte dell’International Association of Endocrine Surgery e dell’American Association of Endocrine Surgeons.
Ha condotto come primo operatore oltre 20mila interventi di chirurgia, alcuni dei quali eseguiti per la prima volta al mondo, ed è stato tra i primi in Italia a dare ampio spazio all’edocrinochirurgia mini-invasiva, portando la Mivat, una tecnica di chirurgia endocrina con approccio video-assistito, nelle più prestigiose università del mondo, dal Mount Sinai Hospital (New York) all’Harvard Medical School (Boston). Il lavoro scientifico, però, spiega sul suo sito web, non è tutto: “Per essere bravi medici bisogna prima essere brave persone”.
Al di là del curriculum di rilievo, Bellantone è forte di una parentela importante. Suo cugino è infatti Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma di Governo, considerato tra le persone più vicine alla premier Meloni.
Silvio Brusaferro torna invece nel suo ruolo di professore ordinario di Igiene all’Università di Udine. Diventato familiare agli italiani durante le conferenze stampa della Cabina di monitoraggio del Covid-19, ha già salutato i dipendenti dell’Istituto, che guidava dal gennaio 2019, ma il suo incarico era in prorogatio dopo la scadenza di fine luglio. Dopo l’11 settembre, data in cui anche la proroga è scaduta, Brusaferro si era reso disponibile per un nuovo mandato, ma Schillaci ha deciso diversamente.
“Sono stati anni storici e straordinari, in cui l’Iss è stato chiamato a un incessante e totalizzante impegno, che ha richiesto il contributo di tutte le sue componenti”. Con queste parole, contenute in una lettera, Brusaferro si è congedato dall’Istituto che ha diretto per quattro anni e mezzo. “Proprio grazie a questo impegno – ha aggiunto – la consapevolezza di quanto sia essenziale la presenza di Iss per tutelare la salute è oggi ancor più diffusa”. Con un lungo applauso e parole di riconoscenza per “l’impegno” e l’onesta” i direttori dell’Iss hanno salutato il presidente uscente.
In attesa della conclusione della procedura per la nomina del presidente le redini dell’ente vigilato dal ministero, secondo quanto si apprende, andranno allo stesso Bellantone, che sarà nominato commissario ad interim dell’Istituto.
L’avvicendamento tra Brusaferro e Bellantone segue la nomina di Francesco Vaia come nuovo direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Vaia, già direttore generale dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha preso il posto già occupato da Giovanni Rezza, andato in pensione lo scorso maggio.
“Sono onorato e grato al ministro Schillaci per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti, ma tengo a sottolineare e a ribadire che c’è un’audizione parlamentare ancora in corso, e poi una decisione del Consiglio dei ministri”. Queste le parole con cui Bellantone ha accolto l’annuncio che ufficializza la scelta del suo nome per la presidenza dell’Iss. Cosa rappresenta l’Istituto Superiore di Sanità per gli uomini di scienza e di medicina? “La prima parola che mi viene in mente è ‘tempio’, un tempio che va difeso e portato a livelli ancora più alti di quelli che ha già raggiunto”.
Ha aggiunto Bellantone: “In questi quasi 50 anni di carriera penso di aver fatto tante cose e aver dimostrato di saper governare istituzioni prestigiose, come l’università Cattolica e il policlinico Gemelli, e quindi speravo che questo mio curriculum potesse aiutare. Per il resto, massimo rispetto e attesa per ciò che sarà il parere delle commissioni parlamentari e perla decisione finale del Consiglio dei ministri”.
Redazione Nurse Times
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