Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a cura di Fials Milano.
Mentre l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia annuncia accordi per fare arrivare negli ospedali infermieri dall’estero, rimangono aperti molti problemi della sanità lombarda. Da mesi, ad esempio, dura il “pasticcio” in cui si è trasformato quello che doveva essere il passaggio da poliambulatori a case di comunità. Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) denuncia da mesi, senza effetto, una situazione assurda.
Il piano della Regione (DGR n. XI/6607 del 30 giugno 2022) per trasformare i poliambulatori in case di comunità, nel caso dell’Asst Nord Milano, si è trasformato in un limbo in cui a rimetterci sono tutti: pazienti e operatori sanitari e amministrativi dei poliambulatori di Milano, ad oggi, ancora afferenti giuridicamente e economicamente alla ormai cedente Asst Nord Milano, ma di fatto gestiti dai prossimi cessionari delle altre Asst dell’hinterland milanese, di cui però non sono ancora dipendenti.
La decisione ha previsto la cessione di 11 strutture poliambulatoriali, quali future sedi delle case di comunità, con circa 200 lavoratori che, dal 1° ottobre 2022, sono stati distaccati, non fornendo alcuna indicazione all’Azienda circa i tempi e i modi di cessione.
Il limbo in cui questi lavoratori si trovano sta determinando l’acuirsi e il procrastinarsi in particolare di alcune criticità, che hanno avuto e stanno continuando a generare ricadute inaccettabili sul personale interessato:
- Impossibilità di svolgere la libera professione a supporto indiretto.
- Difficoltà su ferie e permessi. Esse vengono autorizzate da un responsabile dell’Asst, prossima cessionaria, ma non dal proprio superiore gerarchico dell’Asst Nord Milano, che conosce i bisogni e i carichi di lavoro dei singoli.
- Rischio serio di depauperamento dei fondi aziendali che mettono in forse gli incentivi.
In particolare, si teme per la possibilità di aumentare le indennità accessorie del disagio (indennità notturna e pronta disponibilità) e l’applicazione dei DEP al 50% (nuovo sistema di progressione economica orizzontale dal 2023) per l’anno corrente, e il sistema della performance e del premio individuale maggiorato riguardo la produttività individuale.
Mauro Nobile, segretario generale di Fials Milano: “Siamo fortemente rammaricati perché nei tavoli di confronto convocati dalla Direzione generale Welfare non viene nemmeno inserita all’ordine del giorno la tematica del ‘limbo poliambulatori’. Bertolaso dovrebbe pensare a situazioni come queste, prima di cercare personale all’estero”.
Redazione Nurse Times
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