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L’Ospedale della Pace: una mostra itinerante sulla grande tradizione sanitaria napoletana

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L'Ospedale della Pace: una mostra itinerante sulla grande tradizione sanitaria napoletana
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All’interno della splendida cornice dell’ex Ospedale della Pace in via dei Tribunali, a Napoli, in cui è custodita la spettacolare Sala del Lazzaretto, si può visitare un’itinerante mostra sul tema ”Pianeta Pandemia: storie virali di contagi e rimedi”, che ripercorre il corso della grande tradizione sanitaria napoletana.

L’iniziativa, a cura del Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina di Napoli, si caratterizza per la presenza di oltre cento cento pannelli didascalici che raccontano la storia della lebbra, peste, sifilide, vaiolo, fino ad Aids, Sars, Ebola, Covid.

Tra gli oggetti anche lancette per la vaccinazione di varia foggia in uso a cerusici, meccanismi perfetti con lame nascoste a scatto.

Inoltre, una sezione verrà dedicata alla pratica vaccinale del vaiolo che nel 1796 ebbe lo scopritore in Edward Jenner e un’altra alla scoperta della penicillina che rivoluzionò la terapia farmacologica delle patologie infettive, il cui precursore fu Vincenzo Tiberio nella città partenopea: trentacinque anni prima di Fleming pubblicò nella rivista ‘Annali d’igiene sperimentale’ i risultati della sua ricerca ‘Sugli estratti di alcune muffe’. Non mancano, infine, numerosi allestimenti e ”pezzi” storici originali tra i quali figurano il becco riempito di erbe aromatiche che serviva a filtrare e purificare l’aria respirata dal medico durante i terribili momenti di peste; e ancora battole, sonagli e campanacci che distinguevano i lebbrosi, i letti delle corsie ospedaliere e tanti altri strumenti di un tempo storico ormai tramontato.

L'Ospedale della Pace: una mostra itinerante sulla grande tradizione sanitaria napoletana 1

L‘Ospedale della Pace è una struttura cinquecentesca di cui è ancora leggibile la dicitura completa in marmo all’ingresso del complesso conventuale che fino al secolo scorso aveva funzioni sanitarie con un maestoso lazzaretto per ospitare i lebbrosi e i pazienti infetti e la Chiesa di Santa Maria della Pace adiacente all’ospedale, quest’ultima ancora pienamente in uso.

L'Ospedale della Pace: una mostra itinerante sulla grande tradizione sanitaria napoletana 4

Il lazzaretto era il principale fulcro di accoglienza: un’elegante sala affrescata ai cui lati si si riconoscono i ballatoi su cui si affacciavano gli infermieri per calare verso i malati cibo e acqua: questa separazione, pensata per proteggersi dai contagi, è simbolo della funzione di questo complesso, destinato a chi non aveva più speranze di sopravvivenza.

L’assistenza era volta in questo caso ad accompagnare serenamente verso la morte, alleviando le sofferenze fisiche e psicologiche.

Ospedale della pace per l’appunto, in cui ancora oggi sono protagonisti la tranquillità e il silenzio, e le cui strutture interne – come il chiostro stesso – sono state dichiarate pericolanti e recano segni di abbandono, affacciandosi, di contro, su una delle vie più percorse e rumorose di Napoli, via dei Tribunali, da cui solo i passanti più curiosi e tenaci arrivano ad ammirare il ventre di questo gioiello, in beata solitudine. 

Un viaggio nella storia della medicina dal carattere scientifico e divulgativo, che vuole chiamare a raccolta le scuole della Campania per fornire una panoramica sulle più note malattie infettive della storia e sulle pratiche vacciniche che sono state in grado di contrastarle e debellarle, sottolineando che Napoli fu uno dei centri di maggiore interesse nel campo scientifico: basti ricordare l’ospedale dell’Annunziata, lo stesso ospedale della Pace e lo straordinario Ospedale degli Incurabili, luoghi di incredibile storia in cui sono passati i grandi nomi della storia della medicina napoletana, tra i quali Antonio Cardarelli e Giuseppe Moscati. Storie di malattie ma anche di rimedi, attraversando la storia della ricerca scientifica giunta fino ad oggi.

Anna Arnone

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