Le lesioni iatrogene dovute a iniezione intramuscolare (IM), sebbene meno frequentemente segnalate rispetto al passato, sono ancora comuni.
Il nervo sciatico è il nervo più frequentemente coinvolto a seguito di un’IM, a causa delle sue dimensioni generose e della popolarità del gluteo come sito di iniezione. L’infortunio iatrogeno al nervo sciatico, causato da un’errata iniezione gluteale, è un problema persistente a livello mondiale. Le conseguenze di questa lesione possono essere devastanti e comportare seri problemi neurologici e medico-legali.
Caso Clinico
Un uomo di 68 anni si è presentato con dolore neuropatico intrattabile verificatasi durante un’errata iniezione intramuscolare di un analgesico per il dolore post-appendicectomia.
Nonostante il recupero graduale dalla debolezza al piede sinistro, il dolore cronico non migliorava. Solo parziale miglioramento è stato osservato dopo una neurolessia esterna eseguita tre mesi dopo l’appendicectomia. Si tratta di una complicanza evitabile dell’iniezione gluteale IM. Pertanto, sebbene si debba cercare di evitare completamente tale procedura, nel caso in cui sia necessaria, si raccomanda l’uso di una tecnica di somministrazione adeguata e di operatori sanitari qualificati.
Background
L’iniezione intramuscolare rappresenta un importante mezzo di somministrazione di farmaci. Tuttavia, l’infortunio iatrogeno ai nervi è stato a lungo riconosciuto come una complicanza comune dell’iniezione intramuscolare. Il nervo sciatico è il nervo più comunemente coinvolto in seguito a iniezioni intramuscolari, a causa delle sue dimensioni e del fatto che il gluteo sia un sito comune per tale procedura. Sebbene l’incidenza sia diminuita negli ultimi decenni, rimane un problema persistente a livello mondiale.
Presentazione e Complicazioni
Le presentazioni di SNII possono variare dal dolore transitorio minore a gravi disturbi sensoriali e perdita di motricità con scarso recupero. Inoltre, il ricorso a denunce medico-legali può essere conseguenza di tale lesione. La patofisiologia dell’infortunio IM varia a seconda del sito di iniezione e dell’agente iniettato. L’iniezione intrafascicolare può causare gravi danni al nervo, a seconda dell’agente e del dosaggio utilizzato. Molti pazienti che subiscono tali danni non riescono a recuperare completamente, anche con interventi di riparazione microchirurgica.
Caso Clinico Dettagliato
Il paziente, sottoposto a appendicectomia a causa di dolore addominale, ha sviluppato un dolore acuto simile a una scossa elettrica lungo la gamba sinistra, durante un’iniezione intramuscolare di un analgesico nel gluteo sinistro. Nonostante abbia segnalato il dolore al nervo sciatico durante l’iniezione, il personale infermieristico ha rassicurato il paziente, ma dopo tre ore, si è ritrovato con una debolezza al piede sinistro che gli impediva di camminare. Il paziente ha inoltre riferito di aver sviluppato un dolore acuto e simile a un’impulso elettrico nella coscia, nella gamba e nel piede sinistro. Gli esami hanno confermato il danno al nervo sciatico causato dall’iniezione nel gluteo sinistro. Nonostante il progressivo miglioramento della forza della gamba e del piede sinistro con la terapia fisica, il paziente non ha risposto a vari trattamenti medici, inclusi gabapentin, pregabalin, tramadolo, oxycontin e amitriptilina.
Anche l’applicazione di fentanyl transdermico ha portato a effetti collaterali indesiderati, compresa la vertigine, costringendo l’interruzione del trattamento. La situazione ha spinto il paziente a cercare l’assistenza dello specialista nel trattamento del dolore cronico.
Conclusioni
Il caso clinico presentato evidenzia l’importanza di una corretta somministrazione delle iniezioni intramuscolari per evitare lesioni iatrogene al nervo sciatico. Nonostante alcuni miglioramenti con la neurolessia esterna, il dolore neuropatico persiste, sottolineando la gravità di questa complicanza. E’ preferibile escludere l’iniezione intramuscolare nel gluteo, ma se necessaria, è essenziale adottare una tecnica di somministrazione adeguata per ridurre al minimo i rischi associati. Ma soprattutto rivolgersi a personale infermieristico qualificato, iscritto all’ordine professionale evitando di affidarsi della “signora della porta accanto”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.semanticscholar.org
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