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34enne da alla luce il suo settimo figlio grazie a un complesso intervento

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34enne da alla luce il suo settimo figlio grazie a un complesso intervento
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Venerdì 20 novembre alle ore 20.15 il dott. Marco Grassi, dirigente medico dell’unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli Piceno, e la sua equipe, ha eseguito su una donna alla 36+3 settimane di gestazione un settimo taglio cesareo. Intervento molto complesso ma ben riuscito. La donna, 34enne di Catania, ha dato alla luce il suo settimo figlio, uno neonato di 2,700 chili

Il dr. Grassi era di turno Venerdì 20 novembre quando alle ore 18 circa riceve la telefonata da parte di un Centro (di accoglienza per donne ndr) di Spinetoli con la quale si riferiva che una donna all’ottavo mese e mezzo di gravidanza aveva le contrazioni e doveva effettuare il settimo parto cesareo. 

Tramite il 118 la 34enne di Catania è stata trasportata in ospedale intorno alle ore 19. 

Appena giunta in reparto, il dottor Grassi ha avuto modo di constatare che erano in atto le contrazioni uterine, eseguite tutte le valutazione del caso e accertato dal racconto della paziente che realmente era stata sottoposta a sei tagli cesarei – e che al quinto aveva subito anche una rottura dell’utero con conseguente shock emorragico ed emotrasfusione- non si è perso tempo e ha dichiarato l’emergenza. Ha quindi immediatamente radunato l’equipe, composta anche dalla collega Eleonora Brutti, l’anestesista Dorella Achilli e la ferrista Chiara Forlini, e portato a termine l’intervento, perfettamente riuscito, durato circa 45 minuti, che si è concluso con la nascita di un bambino di 2,7 chilogrammi, in perfetta salute, e affidato alle cure pediatriche.

«Da come mi risulta in Italia ci sono stati solo altri 4 casi analoghi. Nessuno prima al “Mazzoni”, afferma il dottor Marco Grassi.

«Già dopo il terzo cesareo – spiega il ginecologo – esiste un serio rischio di rottura delle pareti uterine. Inoltre, la difficoltà dell’intervento sta anche nel fatto che non è possibile sapere a priori se sono presenti tenaci aderenze tissutali e fibrosi cicatriziale dovuti agli interventi precedenti. Ma in questo caso l’operazione è perfettamente riuscita».

Marco Grassi, da 12 anni nel reparto Ostetricia e Ginecologia dell’Area Vasta 5, autore di questo evento straordinario, affrontato con la naturalezza di chi sa di dover lasciare spazio solo alla concentrazione.

Salvo poi trovarsi ad eseguire un’operazione straordinaria, svolta nel migliore dei modi, entrando a pieno titolo nella rara casistica italiana.

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