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Palermo, infermiera di pronto soccorso malmenata e minacciata con un coltello

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Ancora un episodio increscioso avvenuto in un pronto soccorso, stavolta all’Ospedale Pediatrico G. Di Cristina di Palermo: una collega infermiera è stata malmenata e minacciata con un’arma bianca

Ci risiamo. E non se ne può più. Ancora botte, violenze e minacce nei confronti del personale di un Pronto Soccorso. Stavolta è accaduto all’Ospedale dei Bambini di Palermo: sembra che la madre di una bambina, in coda per essere visitata, non fosse d’accordo col codice di gravità assegnato dall’infermiera a sua figlia.

Così, in preda ad un’ira incontenibile, ha ben pensato di scagliarsi contro la professionista sanitaria insieme ai suoi parenti, che l’hanno pesantemente malmenata e addirittura minacciata con un coltello. Solo il tempestivo intervento di una guardia giurata e di alcuni parenti dei pazienti in coda, ha evitato il peggio.

Così ha dichiarato Enzo Gargano, segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani all’Arnas Civico: “Già ad aprile di quest’anno avevamo richiamato i vertici dell’ospedale a intervenire con misure più incisive per risolvere l’emergenza sicurezza in questi presidi. Non chiediamo azioni impossibili ma il rispetto delle linee guida previste dal ministero della Salute”.

Secondo il manager dell’azienda Civico, però, è ‘quasi’ tutto sotto controllo: “La presenza della guardia giurata, il fatto che ci sono telecamere di videosorveglianza all’ingresso dell’ospedale e il triage che si svolge solo in un punto hanno reso più sicuro da un anno e mezzo a questa parte l’ospedale Di Cistina. Purtroppo noi assistiamo almeno 50mila bambini l’anno con un afflusso di almeno 150 mila persone all’interno della struttura, perché ogni bambino in media è accompagnato da almeno altre due persone. In una città come la nostra è fisiologico che qualche persona possa manifestare un comportamento delinquenziale”.

Queste invece sono state le parole del sindaco Orlando, intervenuto sull’incresciosa vicenda: “A nome mio personale e dell’Amministrazione che rappresento, esprimo la più sentita solidarietà e gli auguri di pronta guarigione all’infermiera, vigliaccamente aggredita dai parenti di una bambina. Al contempo, condanno fermamente l’episodio, posto in essere da chi, evidentemente, ignora le più elementari della civile convivenza e non conosce altro argomento che il ricorso alla violenza”.

C. R., queste le iniziali della sfortunata collega trentenne, ha riportato lievi ferite guaribili in sei giorni e ha sporto denuncia contro gli aggressori; anche la direzione sanitaria dell’ospedale ha annunciato che denuncerà i familiari della bambina, per interruzione di pubblico servizio.

Alessio Biondino

Fonti: Repubblica, Giornale di Sicilia

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