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Violenza sulle donne: il 25 novembre degli infermieri di Firenze e Pistoia

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L’Ordine interprovinciale organizza due eventi formativi rivolti agli iscritti e aderisce alla campagna regionale per la promozione del numero antiviolenza 1522.

Anche gli infermieri in campo per il 25 novembre. L’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia aderisce alla Giornata contro la violenza sulle donne, organizzando due eventi formativi rivolti agli iscritti e aderendo alla campagna regionale per la promozione la conoscenza del numero antiviolenza 1522. Gli eventi formativi, che danno diritto entrambi a 4 crediti ECM, sono realizzati in collaborazione con l’associazione Nosotras, realtà impegnata da vent’anni sul territorio fiorentino nella tutela dei diritti delle donne e nel sostegno alle vittime di violenza.

«Abbiamo voluto aderire alla giornata del 25 novembre attraverso due tipi di iniziative – spiega il presidente di Opi Firenze-Pistoia, Danilo Massai –. I corsi di formazione rivolti agli iscritti, perché crediamo necessario sensibilizzare sul tema gli infermieri, i professionisti sanitari più vicini al cittadino, promuovendo percorsi di consapevolezza verso tale fenomeno. Lo riteniamo doveroso, tanto più che la nostra categoria è formata per la maggior parte da donne che a volte si trovano a essere in prima persona vittime di aggressioni mentre svolgono il proprio lavoro. Ma abbiamo anche aderito alla campagna della Regione Toscana per far conoscere al maggior numero di persone possibile il numero antiviolenza e stalking 1522».

Il numero, attivo 24 ore su 24, è stato attivato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è collegato alla rete dei centri antiviolenza presenti sul territorio, con un’accoglienza disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.

Il primo dei due corsi si terrà il 4 dicembre a Firenze (dalle 13:30 alle 18, sala Giglio c/o Fuligno, via Faenza 48) e sarà dedicato al tema “Integrità del corpo e tradizioni: prevenzione delle pratiche di mutilazione genitale femminile”. L’obiettivo è quello di contribuire alla prevenzione e all’eliminazione delle pratiche tradizionali nocive e delle MGF, creando una cultura di approccio al fenomeno che metta in primo piano la tutela dei diritti e della salute delle donne e delle bambine. La dottoressa Gloria Andarus Bimbi Okhomina parlerà degli strumenti cognitivi e interpretativi per un approccio adeguato al dialogo in tema di mutilazioni genitali femminili, ma anche di tematiche relative alla difesa dei diritti umani e delle bambine. Alessandra Fantin, avvocato specializzato in materia di diritto di immigrazione e protezione internazionale, si concentrerà invece sulla normativa italiana in tema di MGF e su legislazione e misure di prevenzione adottati in Europa e in Africa.

Il 18 dicembre avrà invece luogo a Pistoia (programma in via di definizione, per aggiornamenti: www.opifipt.it) un corso formativo durante il quale si parlerà di violenza sulle donne e sui minori in modo più ampio, affrontando il tema da due punti di vista: non solo quello dei professionisti che si trovano a dover assistere donne che hanno subito violenza, ma anche quello delle donne che lavorano nei presidi sanitari e sono vittime in prima persona di aggressioni. L’iscrizione a entrambi i corsi è obbligatoria, da effettuarsi tramite il gestionale TOM (tom.opifipt.it).

Redazione Nurse Times

 

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