Conosciamo meglio questa innovativa tecnica per l’esplorazione del tratto compreso tra il duodeno e l’ultimo tratto dell’intestino tenue.
La videocapsula endoscopica (VCE) è una tecnica innovativa per l’esplorazione del tratto compreso tra il duodeno e l’ultimo tratto dell’intestino tenue. La metodica in questione offre una visualizzazione accurata della zona d’interesse, evidenziando anche angoli che con le metodiche tradizionali possono non essere visibili.
La videocapsula endoscopica prevede l’assunzione di una piccola capsula con due videocamere e con un angolo di ripresa di 360°, supportata da una luce per aiutare nell’acquisizione delle immagini. Oltre a questo, viene fornito un piccolo registratore da applicare all’altezza della vita o da tenere in tasca, alla quale sono collegati degli elettrodi che vengono posizionati sull’addome. Nei casi in cui il paziente abbia difficoltà a deglutire le compresse (per cui anche la capsula) può essere somministrata con sedazione al termine della gastroscopia.
Lavideocapsula endoscopica viene espulsa con le feci dopo circa 12 ore. E’ indicata in tutti i casi in cui sia necessario valutare le condizioni dell’intestino tenue. Quest’area, infatti, in passato era indagabile solo tramite radiologia o durante l’intervento chirurgico, per cui la videocapsula endoscopica risulta essere una vera innovazione.
A ogni modo, non deve essere pensato come un esame sostitutivo di altre metodiche, come la gastroscopia, che indaga esofago, stomaco e duodeno, e la colonscopia, che esplora le pareti del colon. La videocapsula, inoltre, non permette di eseguire delle biopsie per studiare eventuali lesioni, per cui è un esame dal carattere prettamente diagnostico.
Preparazione – In primo luogo, è necessario sospendere l’assunzione di farmaci che rallentano il transito gastrico o alte dosi di ferro. È bene, a ogni modo, comunicare al momento della prenotazione dell’esame ogni farmaco assunto, così che lo specialista possa indicare la sospensione, la sostituzione o le tempistiche per l’assunzione.
Al fine di garantire un’adeguata visualizzazione delle pareti intestinali, sarà necessario sottoporsi il giorno precedente l’esame, ad una preparazione intestinale, simile a quella eseguita per la colonscopia. È fondamentale, inoltre, evitare l’assunzione di cibi e acqua per due ore dopo l’assunzione della capsula: dopo questo lasso di tempo, si consiglia di mantenere il digiuno, anche se è possibile fare un piccolo spuntino. Infine si consiglia di evitare le zone in cui sono presenti campi magnetici e limitare l’utilizzo dello smartphone.
Controindicazioni – La videocapsula endoscopica non può essere eseguita nei pazienti con:
- problemi della motilità intestinale;
- disturbi della deglutizione;
- stenosi del tratto gastrointestinale;
- stato di gravidanza.
Per quanto particolarmente utile nei pazienti con sospetto morbo di Crohn, in questi casi è necessario eseguire preventivamente esami come il clisma opaco, che possano escludere la presenza di eventuali stenosi intestinali.
Redazione Nurse Times
Fonte: Policlinico Gemelli
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