Nurse Times| Assumete o sarà il collasso. Infermieri pronti a tutto per fermare questo sistema. La rivolta dei 700 infermieri degli ospedali vercellesi
700 infermieri degli Ospedali vercellesi hanno detto: “Basta”. Basta a dover lavorare in situazioni disumane, con carichi di lavoro massacranti, rinunciando ai propri riposi e costretti a dover fare doppi turni per sopperire alla carenza di personale.
“Assumete o Sarà il collasso” sono queste le parole del personale infermieristico che esercita il proprio ruolo nei vari ospedali del territorio di Vercelli, Piemonte. Sfiniti dal troppo lavoro, dai carichi, dal turno over non ancora sbloccato, dalla mancanza di assunzione, hanno trovato il coraggio di dir basta ad un sistema che, da anni, sta facendo acqua da tutte le parti, incidendo significativamente sul benessere del personale e sulla qualità dell’assistenza erogata.
Portavoce dei 700 infermieri è stato il Nursing Up, sindacato di categoria, il quale ha affermato: “Orari sempre più pesanti, turn-over inesistente, straordinari che si accumulano senza fine. Tutto questo comporta un rischio maggiore di commettere errori: la situazione della sanità vercellese è letteralmente un disastro. Gli infermieri sono pronti a qualsiasi azione per rompere un sistema che si regge solo sulla continua disponibilità al sacrificio dei lavoratori. In termini di ore, lavoro e fatica”.
Oramai è stato lanciato l’Ultimatum. Troppo spesso gli infermieri hanno aspettato un Intervento da parte della Direzione, dalle Regione, ma nessuno ad oggi ha dato una risposta.
Secondo gli infermieri e secondo il sindacato, l’intervento necessario per poter evitare che questa “barca” affondi è quello di assumere almeno 50 Infermieri per poter dar fiato al personale oramai stremato.
Si tratta di un tappo per chiudere un buco. Assumere 50 infermieri tamponerebbe il problema per un po’, ma sono necessari Interventi strutturali. Il dott. Alfredo Iarrobbino, segretario provinciale Nursing Up, rincara la dose dicendo: “La Regione che fino a oggi ha fatto poco o nulla per ovviare al problema trincerandosi dietro a questioni di bilancio, e la direzione generale Asl devono porre rimedio. Subito. Noi siamo professionisti seri, preparati, e dobbiamo essere rispettati, non sfruttati e sottopagati per coprire i turni o per vedere le ore di straordinario che si accumulano. I carichi di lavoro enormi, senza riposo, si tramutano in stanchezza e stress. Un infermiere stanco è un infermiere che corre più rischi di commettere errori. E chi paga alla fine questo circolo vizioso? Il malato”
Unica soluzione “ASSUMERE”.
A cura di
Gianluca Pucciarelli
Fonte
LA stampa. Rivolta in corsia: “Assumete o sarà il collasso”. Avaible su www.lastampa.it
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