Le foto di una infermiera di 26 anni thailandese stanno facendo il giro del web. Il motivo? Ha personalizzato non poco la sua divisa… tanto da farla diventare assai più sexy. E per tale motivo la donna è stata licenziata dall’ospedale dove lavorava.
E’ stata licenziata in tronco, dopo aver personalizzato un tantino la sua uniforme, rendendola decisamente più sexy rispetto al ‘normale’. È accaduto a Parichat Chatsri, detta Pang, infermiera thailandese di 26 anni che lavorava in un ospedale privato di Isan.
La sua vicenda, con tanto di foto esplicative, ha recentemente fatto il giro del web. Ma cosa ha pensato di indossare, la sanitaria, di così inadeguato ed accattivante? Una gonna cortissima che, anche se agli occhi di chi vive in occidente è un capo di abbigliamento assolutamente ‘normale’, in Thailandia e soprattutto in corsia è stato considerato troppo provocatorio, tanto che i datori di lavoro non ci hanno pensato su due volte a licenziarla. Non apprezzando, di fatto, la sua creatività e forse la sua incontenibile voglia di tenere in qualche modo alto il morale dei pazienti e dell’intera equipe sanitaria.
Pang è stata accusata di inappropriatezza e di aver leso l’immagine della categoria infermieristica a causa di quell’uniforme così tanto procace; troppo, per poter lavorare in un ospedale, secondo i rappresentanti della sua azienda. Dello stesso avviso sono stati anche i moltissimi utenti del web che hanno commentato le foto postate su Facebook dall’associazione Thai Nurse Lovers.
“Ho già spiegato tutto al consiglio dell’ospedale, mi hanno licenziato per i danni arrecati alla loro immagine. Li ho capiti, non volevo creare problemi, mi sono presa le mie responsabilità.”
È con queste parole che la ragazza, che non pensava affatto di sollevare tutto questo gran polverone, ha chiesto pubblicamente scusa; specificando anche che la categoria degli infermieri non deve essere affatto associata alla sua immagine (e ci mancherebbe altro!): lei voleva solo essere più attraente e curare di più il suo aspetto, ma non tutti sul posto di lavoro fanno le sue stesse scelte.
E, soprattutto, se quell’abito viene chiamato “divisa” o “uniforme” un motivo ci sarà. Che poi dalle nostre parti, qui in Italia, ci sia ben altro a ledere l’immagine ed il decoro della professione infermieristica, è un altro lungo discorso…
Fonti: Daily Mail, Nextshark, Fanpage
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