Home NT News Studio Iss: trovate varianti di coronavirus nelle acque di scarico italiane
NT News

Studio Iss: trovate varianti di coronavirus nelle acque di scarico italiane

Condividi
Studio Iss: trovate varianti di coronavirus nelle acque di scarico italiane
Condividi

L’esame ha individuato, per la prima volta in campioni ambientali, la presenza di mutazioni caratteristiche dei ceppi priovenienti da Uk e Brasile.

Le varianti inglese e brasiliana del coronavirus sono state individuate per la prima volta nelle acque di scarico italiane. La ricerca, prima in assoluto sulle varianti in reflui urbani in Italia e tra le prime al mondo, è stata condotta dal gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa, del Dipartimento Ambiente e salute, e da Elisabetta Suffredini, del Dipartimento di Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell’Iss, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico della Puglia e della Basilicata.

I risultati dimostrano che le acque di scarico posso essere un utile strumento per valutare la circolazione delle varianti di SARS-CoV-2 nei centri urbani. Per consentire uno screening rapido, pratico e semplice delle varianti circolanti nella popolazione italiana è stato infatti sviluppato un metodo che prevede l’amplificazione e il sequenziamento di una parte del gene S, contenente specifiche mutazioni in grado di caratterizzarle.

Il metodo, testato inizialmente su campioni clinici (tamponi naso-faringei), è stato successivamente applicato all’analisi delle acque di scarico raccolte in fognatura prima dei trattamenti di depurazione. L’esame di questa matrice ha individuato, per la prima volta in campioni ambientali, la presenza di mutazioni caratteristiche delle varianti Uk e brasiliana in alcune aree del nostro Paese dove la circolazione di tali ceppi era stata accertata in campioni clinici di pazienti Covid-19.

In particolare sono state individuate sequenze con mutazioni tipiche di variante brasiliana e inglese in reflui raccolti a Perugia dal 5 all’8 febbraio, e mutazioni tipiche della variante spagnola in campioni raccolti da impianti di depurazione a Guardiagrele (Chieti) 21 al 26 gennaio 2021.

“I nostri risultati – sottolinea Luca Lucentini, direttore del Reparto Qualità dell’acqua e salute – confermano le potenzialità della wastewater based epidemiology, non solo per lo studio dei trend epidemici, come già dimostrato in precedenti nostre ricerche e ormai consolidato nella letteratura scientifica, ma anche per esplorare la variabilità genetica del virus”.

“Le prospettive sono promettenti – dice Lucia Bonadonna, direttore del Dipartimento Ambiente e salute dell’Iss –, in particolare se pensiamo che la sorveglianza sui reflui è applicata in diversi Paesi europei, anche se non ancora per la ricerca delle varianti. L’importanza della sorveglianza ambientale è stata riconosciuta, grazie anche al contributo dei risultati italiani, nel Piano europeo contro le varianti del Covid-19 (Hera incubator), che mira a rafforzare le difese dell’Unione davanti al crescente numero di mutazioni del virus”.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
AbruzzoEmilia RomagnaNT NewsRegionaliVeneto

Trapianto “samaritano” di rene riuscito tra Padova, Bologna e L’Aquila

Il governatore veneto Zaia: “Segnale forte di una sanità efficiente e ben...

Sla, trattamento con metilcobalamina rallenta progressione della malattia in alcuni pazienti
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Sla, individuato nuovo biomarcatore: è una proteina che riduce l’appetito

La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia multifattoriale caratterizzata dalla degenerazione progressiva dei...

CampaniaNT NewsRegionali

Salerno, nuovo scandalo in Rsa: dopo i maltrattatamenti, ecco il raggiro per depredare un’anziana

I carabinieri del Nas, su disposizione del gip del Tribunale ordinario di...

NT NewsRegionaliVeneto

Treviso, uomo tornato dal Congo muore per sospetta febbre emorragica. Il virus misterioso potrebbe essere una forma grave di malaria

Andrea Poloni (foto), 55enne di Trevignano (Treviso) recentemente rientrato da un viaggio in Congo,...