L’On. del M5S, Stefania Mammì, infermiera, in un post su Facebook annuncia di aver presentato emendamenti al decreto Rilancio in favore degli infermieri italiani
Emendamenti sull’introduzione dell’infermiere di famiglia depositati in commissione; l’esame generale dovrebbe iniziare il 15 giugno.
“Fin da quando ho messo piede in Parlamento mi sono battuta per l’introduzione dell’infermiere di famiglia e di comunità, una figura che ritengo fondamentale e per la quale, esattamente un anno fa, l’11giugno del 2019, ho presentato anche una Proposta di Legge, in attesa di essere esaminata in Commissione.
Gli emendamenti vanno incontro alle richieste di attenzione della categoria che come vediamo anche oggi sui giornali, è scesa nelle piazze per farsi ascoltare e per mantenere alta l’attenzione su di loro anche dopo l’emergenza Covid e trovo sia un sacrosanto diritto che oggi ho il dovere di evidenziare.
E’ per me una soddisfazione vedere che anche il Governo, nel primo articolo del decreto rilancio, abbia introdotto quanto già previsto nella mia proposta di legge, significa che la direzione è quella giusta” commenta l’On. Mammì.
Sono migliaia gli infermieri che in questi giorni stanno scendendo in piazza per chiedere al Governo più rispetto e il riconoscimento di una professione “intellettuale” al pari delle professioni ritenute più nobili.
In questa emergenza sanitaria sono tantissimi gli infermieri che hanno sacrificato la propria vita, assistendo i cittadini senza tirarsi mai indietro.
“Da infermiera comprendo le rimostranze dei tanti professionisti della sanità che hanno manifestato ieri sotto il il grattacelo Pirelli per avere maggiori tutele” commenta l’On. Mammì.
“Per questo ho presentato – continua – degli emendamenti per chiedere maggiori tutele e garanzie per questa professione:
- Con il Dl Rilancio è nata finalmente la figura dell’infermiere di famiglia, di cui ho presentato, esattamente un anno fa, una Proposta di Legge. L’infermiere di famiglia e di comunità è una figura fondamentale che permetterà il risparmio di spese, migliorare la qualità delle cure e spostare la centralità dall’ospedale ai servizi territoriali riconoscendogli così un ruolo di responsabilità nell’ambito dei processi infermieristici a livello distrettuale.
- Assicurare più tutele agli infermieri assunti durante l’emergenza sanitaria attraverso forme contrattuali di collaborazione coordinata e continuativa
- Propongo di riconoscere, al personale sanitario che è stato direttamente impiegato nell’emergenza epidemiologica, un premio sino a 1.000 euro, commisurato al servizio effettivamente prestato al fine di valorizzare l’ottimo lavoro svolto in un periodo di così grande crisi.
Ringrazio anche Federazione Nazionale Infermieri per la collaborazione prestata nella stesura degli emendamenti”, conclude Mammì.
Gli infermieri chiedono anche il rinnovo dei contratti con l‘uscita dal comparto, dedicando agli infermieri una sezione speciale, riconoscimento economico reale, fine dell’esclusività di rapporto per gli infermieri dipendenti del pubblico impiego e indennità di esclusività riconosciuta al pari del comparto medico/dirigenziale.
Redazione NurseTimes
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