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Scuola e salute dei bambini: i consigli degli esperti

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L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha pubblicato una guida con le indicazioni utili per chi torna o si reca per la prima volta sui banchi.

Ricomincia la scuola, e per milioni di bambini e ragazzi è arrivato il momento di sedersi sui banchi. Come di consueto, per aiutare gli alunni, le famiglie e gli insegnanti ad affrontare con serenità il nuovo anno l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha raccolto le indicazioni degli specialisti sulle tematiche di salute riguardanti gli alunni che vanno sui banchi per la prima volta.

Lo spuntino
Anche se a volte ne viene sottovalutata l’importanza, lo spuntino che si fa a ricreazione è un appuntamento fondamentale nella dieta quotidiana dei bambini a scuola. Per questo motivo deve essere adeguato al loro fabbisogno energetico. Bisogna stare attenti a scegliere cibi sani e adatti a questo scopo. Lo spuntino di metà mattina non deve sostituirsi alla colazione, né avere un apporto calorico eccessivo. Dovrebbe fornire il 5-10% delle calorie giornaliere, dunque oscillare – sulla base dell’età – tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 calorie di un adolescente. Lo scopo è quello di fornire energia “a rapido consumo” per prevenire il calo di attenzione e di umore, tipici della tarda mattinata e del pomeriggio, o spezzare intervalli superiori alle 4-5 ore tra i pasti. Gli alimenti da privilegiare sono, in primo luogo, quelli facilmente digeribili, ricchi in carboidrati e poveri in grassi, quali ad esempio frutta o yogurt alla frutta. Tuttavia, un’alimentazione ben condotta deve essere anche variata, dunque al momento del break possono – a rotazione – intervenire anche alimenti quali fette biscottate, merendine non farcite, frollini o piccole quantità di pizza, come 40 grammi di “pizza rossa” del fornaio. Sono da evitare panini super-imbottiti, spuntini golosi, merendone o qualsiasi alimento in eccesso per quantità e calorie che impegni la digestione,con conseguenze importanti sull’alunno, sia dal punto di vista delle prestazioni scolastiche che da quello calorico.

A mensa – Chi ha un bimbo con delle allergie alimentari, oltre allo spuntino di metà mattinata, deve prestare attenzione anche ai pasti nella mensa. Si tratta di un problema che causa preoccupazioni a un numero non trascurabile di piccoli che vanno a scuola e alle loro famiglie. Le allergie di questo tipo, infatti, interessano il 2-3% dei bambini al di sotto dei tre anni, l’1-3% di quelli in età scolare e prescolare e l’1% degli adolescenti.

Zaini e postura corretta
Le ore da trascorrere seduti sui banchi di scuola e a casa mentre si fanno i compiti possono causare problemi alla schiena dei bambini se non si adottano alcuni accorgimenti. Attenzione anche agli zaini eccessivamente pesanti, soprattutto se i piccoli sono costretti a tenerlo in spalla per più di 30 minuti. Nelle ore scolastiche è inutile invitare il bambino a “stare dritto” con la schiena. Non esiste un concetto vero e proprio di postura corretta. Esiste la postura che aiuta l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione. Consiste nella modifica continua della posizione sulla sedia. È quindi preferibile non assumere una determinata posizione e mantenerla per ore, ma modificarla spesso.

Una postura sbagliata non significa maggiore rischio di scoliosi – Si tratta di due situazioni completamente diverse:
– La scoliosi è una deformità vertebrale strutturata, caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale. Nella scoliosi sono le singole vertebre incluse nella curva scoliotica ad essere deformate.
– La postura sbagliata può invece determinare modificazioni di tipo posturale, il cosiddetto atteggiamento scoliotico, un’alterazione della colonna vertebrale senza segni di strutturazione, ossia senza segni di malattia della colonna vertebrale. L’alterazione si manifesta spesso con la tendenza a portare le spalle in avanti curvando il dorso – la cosiddetta ipercifosi posturale -, anch’essa riducibile, ossia correggibile, col movimento dallo stesso bambino e senza segni di malattia della colonna vertebrale.

È giusto, quindi, che un genitore riprenda il bambino sulla postura, ma è importante distinguere le posture sbagliate dalla comparsa della scoliosi. Il primo è un problema di muscolatura, il secondo di colonna vertebrale.
In generale, si consiglia di tenere le seguenti posizioni:
– In piedi, con le spalle dritte, poggiandosi correttamente sul bacino, distribuendo bene il peso, senza sbilanciarsi su un lato piuttosto che su un altro.
– Seduti, il peso su entrambe le spalle, senza poggiare la testa su un braccio, di lato.

Il peso eccessivo dei libri
È necessario non drammatizzare rispetto all’uso degli zaini, spesso pesanti. Non esiste nessun nesso di causalità tra zaino pesante – anche se portato su una sola spalla – e deformità o deviazione della colonna vertebrale. L’uso abituale dello zaino (20-30 minuti al giorno) non crea alcun problema. Però c’è da considerare che più tempo si porta un carico, più facile è che insorga una contrattura dolorosa sulla schiena o si assumano posture sbagliate. Tuttavia è buona norma prendere accordi con gli insegnanti, di solito disponibili, perché attraverso la programmazione e l’organizzazione del lavoro scolastico il materiale da trasportare venga distribuito nell’arco della settimana.

Zaino in spalla o trolley: quale scegliere? – Non esiste un consiglio univoco. L’importante è che, ovunque ricada la scelta – acquisto di uno zaino o di un trolley con le rotelle – non vi sia un sovraccarico di libri. Non è tanto determinante il mezzo con cui si trascinano, quanto il peso dei libri stessi, che non deve mai essere eccessivo.

La prima volta in classe
Si tratta di un momento delicato nello sviluppo di ogni bambino. Che si tratti di scuola materna o di scuola elementare, i genitori devono cercare di trasformare il periodo dell‘inserimento in classe in un’occasione di confronto, di crescita e di curiosità. Per fare questo è indispensabile che le mamme e i papà siano pronti a rassicurare, stimolare e sostenere il piccolo nelle difficoltà che dovesse incontrare.

Redazione Nurse Times

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