Spett.le redazione,
faccio riferimento al Vostro pezzo di cui al link sottostante pubblicato ieri, quindi il 4-6-18, dal sig. Simone Gussoni.
Volantini contro infermieri e medici in Ginecologia: accusati di guadagnare €5.000 per ogni aborto
Preciso che i volantini in questione, come ben noto nel nostro mondo, sono stati redatti da un Vostro collega, quindi da un infermiere, presidente e fondatore di una sua associazione, che da anni sostiene queste cifre, che sono del tutto inesatte, in quanto, come da miei discorsi che si possono ascoltare su You Tube, quindi regolarmente datati e pubblicati, il costo medio di un aborto in Italia è di € 1.500, non di € 5.000.
Costui ha in passato appoggiato la nostra iniziativa referendaria e altre iniziative come quella di SOS Vita, pure riportata nei volantini, avulse tra di loro e promosse da organizzazioni a loro volta avulse dall’associazione del Vostro collega.
In ogni caso, sempre come si può riscontrare, io ho costantemente sottolineato come questi costi sono a carico della collettività, mai ho dichiarato che i proventi vengono intascati da medici e infermieri.
Quindi dichiaro la totale estraneità del mio Comitato e dell’associazione omonima alle asserzioni contenute in quei volantini ed alle polemiche interne al mondo sanitario.
Il nostro fine è abrogare la legge 194 , non attaccare il personale sanitario, del quale anzi apprezziamo l’alto tasso di obiezione di coscienza, né ricorrere ad immagini forti, che sono del tutto ultronee, in quanto l’aborto è drammatico in sé, a prescindere dalle immagini.
Vi chiedo di pubblicare la presente , per dovere di replica .
In caso contrario, evidentemente , dimostrerete di agire spinti da solidarietà professionale, cercando di scaricare Vostre controversie interne su persone ed organizzazioni totalmente estranee ad esse .
Vi ringrazio.
Distinti saluti .
Avv. Pietro Guerini
Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione
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