Il riconoscimento di Opi Torino è andato a un infermiere e docente sempre in prima linea per lo sviluppo della professione.
È andato a Giuseppe Marmo, 66 anni, infermiere e docente, il premio “Mani che pensano”, istituito dalla Consulta Giovani di Opi Torino come riconoscimento alle personalità del mondo sanitario che si sono contraddistinte per impegno, iniziativa e competenza, conferendo prestigio sociale alla professione infermieristica.
Già responsabile della gestione del personale infermieristico all’ospedale Mauriziano, Marmo lavora oggi al presidio sanitario Cottolengo di Torino ed è coordinatore didattico della Laurea magistrale in Scienze infermieristiche. Nei mesi scorsi è partita proprio da lui l’idea di far decollare a Torino un Master in Infermieristica di salute mentale e delle dipendenze, per formare i professionisti della sanità.
“Da sempre promotore di cultura all’interno della comunità professionale – si legge nella motivazione a sostegno della sua nomination -, Marmo è stato portatore di idee pionieristiche, propulsore di progetti innovativi e grande formatore, capace di scolpire e chiarire nella mente i concetti fondamentali per lo sviluppo della professione”.
Lo scorso 5 dicembre, venti rappresentanti della Consulta Giovani, insieme ad alcuni membri del consiglio direttivo, hanno votato per eleggere il vincitore tra i candidati che avevano ricevuto almeno una nomination. La giuria ha deciso sulla base della carriera, dell’impatto sulla professione, di quello mediatico e di quello su innovazione e cambiamento.
E ieri pomeriggio, nella sede dell’Opi di Torino, si è svolta cerimonia di consegna della targa, sulla quale è stata impressa la serigrafia con l’impronta della mano destra del vincitore. L’altra serigrafia, con il calco della mano sinistra, resterà affissa nella sede dell’Ordine, dando vita a una sorta di albo d’oro del concorso.
Redazione Nurse Times
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