Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del presidente dell’Ordine, Michele Borri.
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Pavia ha appreso dalla lettura del quotidiano La Provincia Pavese (ne abbiamo parlato anche noi di Nurse Times, ndr) che l’indagine della magistratura avente oggetto le attività di una struttura della nostra provincia, che sta portando alla luce fatti sconvolgenti nella loro gravità e nella loro crudeltà, è stata resa possibile dalla denuncia di due infermiere “coraggiose”, così come vengono definite nell’articolo.
Le due colleghe coinvolte, a cui va l’encomio dell’Ordine per il comportamento posto in essere, hanno dimostrato che una professione matura e complessa come quella infermieristica non può che poggiarsi su un sistema valoriale che vada oltre le pure competenze tecniche, fondandosi su un codice etico in grado di fornire gli strumenti per lo sviluppo delle cosiddette non technical skill, fondamentali, mai come in questo caso, per una scelta coraggiosa, consapevole e volontaria.
La scelta di esporsi in prima persona per infrangere quel muro di omertà che ha garantito il perpetuarsi di attività illecite sotto diversi profili di responsabilità (professionale, giuridica e deontologica) non può essere considerata una scelta banale. Ciò perché banale non è il tema – ne è testimonianza il disegno di legge per introdurre obtorto collo un sistema di videosorveglianza nelle strutture socio-assistenziali -, bensì un atto importante che conferma, se ancora ce ne fosse il bisogno, il significato profondo di una professione che da sempre ha scelto di porsi al fianco degli assistiti e delle loro famiglie.
Con il loro agire, le colleghe hanno onorato la professione infermieristica e, in particolare, la comunità professionale della nostra provincia. A loro va non solo il nostro più sincero apprezzamento, ma la promessa che quanto fatto sarà di esempio per tutti gli infermieri operanti nei diversi contesti assistenziali. Una promessa dovuta, che riafferma la centralità del ruolo dell’infermiere nella presa in carico della fragilità, sia essa fisica o, come nel caso, di contesto.
Redazione Nurse Times
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