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Perugia, salvo grazie al rene della madre: “Ho compreso l’importanza della prevenzione”

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Perugia, salvo grazie al rene della madre: “Ho compreso l’importanza della prevenzione”
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Alessio e mamma Antonella saranno l’emblema di un’iniziativa che punta a informare i cittadini sulle malattie nefrologiche.

“Mia madre mi ha donato la vita due volte. Rischiavo la dialisi all’infinito, ma il suo coraggio mi ha permesso di guardare avanti e avere una vita normalissima”. Alessio, 31enne di Perugia, si è visto stravolgere l’esistenza da un giorno all’altro. Era l’agosto del 2015: una mattina, appena tornato da una vacanza, si è svegliato con il viso completamente gonfio. “All’inizio – racconta – si era pensato a una cosa di poco conto. Poi i risultati degli esami cui mi sono sottoposto hanno dato un altro verdetto: i livelli di creatinina erano alle stelle, i miei reni non funzionavano più. Era necessario un trapianto o sarei rimasto in dialisi per tutta la vita”.

Alessio e sua madre Antonella, 52 anni, si sono recati in un centro specializzato di Pisa, dove è stata accertata la compatibilità tra mamma e figlio. Il 26 aprile 2017 è stato eseguito il trapianto e il 5 maggio Alessio è stato dimesso. “Ora sto bene e faccio una vita normale – spiega il giovane –, ma ho rischiato grosso, e quello che ho vissuto mi ha fatto capire l’importanza della prevenzione”.

Alessio e sua madre saranno un po’ l’emblema dell’iniziativa che è stata presentata ieri mattina nella sede dell’Afas (l’Azienda speciale farmacie del Comune di Perugia). Giovedì, in occasione della Giornata mondiale del rene, medici, nefrologi, infermieri e dietisti delle Asl territoriali dell’Umbria incontreranno i cittadini per fornire informazioni e consigli sulla salute e sulla prevenzione delle malattie nefrologiche.

“Ancor prima che con le terapie farmacologiche – spiega il direttore Afas, Raimondo Cerquiglini, è attraverso la prevenzione che si gioca la partita più importante in tema di salute. Se è vero che oggi le tecniche di intervento e cura in caso di malattie renali anche gravi sono molto avanzate e la qualità della vita per i pazienti che ne soffrono è molto migliorata, è vero pure che avere le giuste informazioni per condurre un corretto e sano stile di vita resta fondamentale”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Corriere dell’Umbria

 

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